Acimac e Ucima: un esempio di integrazione virtuosa in Confindustria

Acimac (Associazione dei Costruttori Italiani Macchine e Attrezzature per Ceramica) e UCIMA (Unione Costruttori Italiani Macchine Automatiche per il confezionamento e l’imballaggio) hanno definitivamente deliberato l’avvio di un processo di integrazione dei servizi offerti alle aziende associate e di razionalizzazione delle loro strutture.

Si tratta di un passaggio importante nel processo di integrazione dei servizi associativi forniti alle imprese, che risponde alle indicazioni emerse in occasione delle Assise Generali di Confindustria svoltesi lo scorso maggio a Bergamo. Le due Associazioni manterranno, ovviamente, le loro autonome strategie e rappresentanze politiche, continuando a essere guidate da due differenti Presidenti (Pietro Cassani per Acimac e Giuseppe Lesce per Ucima) e da autonomi Consigli Direttivi, espressione dei due settori industriali. L’unione gestionale tra Acimac e Ucima consentirà alle due Associazioni di ampliare e migliorare la qualità dei servizi offerti e delle iniziative messe in atto a sostegno della competitività e promozione delle aziende associate, consentendo, inoltre, di amplificare il peso politico e industriale dei due settori a tutti i livelli di relazioni istituzionali.

A suggellare l’integrazione tra Acimac e Ucima è intervenuta Emma Marcegaglia, Presidente di Confindustra, che considera il progetto un segnale importante di come il nostro sistema stia evolvendo nella direzione di una maggiore efficienza, anche per razionalizzare i costi. “Siamo certi che questa best practice potrà essere un modello operativo per i tanti laboratori aperti in altre Associazioni di altri territori e settori: è una logica di banale evidenza, che andrebbe seguita sempre e in tutti gli ambiti, privati e pubblici, a cominciare dalla politica" ha dichiarato la Presidente.

Il processo di integrazione e gestione delle due strutture operative sarà governato da Paolo Gambuli, già direttore generale di Acimac, che ha ricevuto pieno mandato dai Consigli Direttivi di entrambe le Associazioni.

Acimac e Ucima rappresentano direttamente oltre 200 aziende, dislocate principalmente in Emilia Romagna e Lombardia ma presenti in sei regioni del territorio nazionale. I due settori generano complessivamente circa 5.500 milioni di euro di fatturato annuo, realizzato da oltre 500 aziende.

 

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