Grupo Pamesa, i ricavi 2020 volano a 782 milioni di euro
Fernando Roig conferma un fatturato consolidato a +11% sul 2019, ricavi nel settore ceramico a +20%, investimenti per 91 milioni di euro e la creazione di 527 nuovi posti di lavoro
Quella di Pamesa pare sempre più come una crescita inarrestabile, che si conferma anno dopo anno anche nonostante una pandemia mondiale. Non lasciano dubbi al riguardo i risultati raggiunti nell’esercizio 2020 e le previsioni per il 2021 comunicati il 2 giugno da Fernando Roig, patron del gruppo ceramico spagnolo, maggiore produttore europeo di piastrelle e settimo a livello mondiale.
Malgrado la minore attività in aprile e maggio 2020 causa Covid-19, il Grupo Empresarial Pamesa (attivo anche nella produzione di impasti atomizzati e prodotti chimici e nel settore energia) ha chiuso il 2020 con ricavi consolidati a 782 milioni di euro, +11% sui 704 milioni del 2019. Nel solo settore ceramico, l’incremento è stato del 20%. In forte crescita (+56%) anche gli utili ante imposte, pari a 66 milioni di euro.
“Anche in questi primi 5 mesi del 2021 tutti i brand del gruppo (ndr. nel settore piastrelle: Pamesa, TAU, Geotiles, Navarti, Prismacer, Ecoceramic, Cottocer, Compacglass) stanno registrando un’evoluzione molto positiva rispetto al 2020 – ha affermato Fernando Roig – con un aumento di vendite di piastrelle pari al 63%. Considerando che aprile 2020 è stato un mese di lockdown totale, questa percentuale di crescita non sarà sostenibile nel corso dell’anno, ma prevediamo che si manterrà molto rilevante. Per il 2021 ci aspettiamo di raggiungere un fatturato consolidato di 900 milioni di euro e vendite di piastrelle oltre i 130 milioni mq”.
- 160 milioni di euro di investimenti in due anni
Impressionanti gli investimenti realizzati nel corso del 2020, pari a 91 milioni di euro, destinati per lo più all’acquisto di terreni a Vila-real e a Onda per future espansioni, all’installazione di nuove linee produttive, al rinnovo di uffici e showroom di Geotiles e alla completa ristrutturazione dello stabilimento Cottocer per inserire nuovi macchinari; due nuovi forni sono stati avviati anche nella fabbrica di Compacglass a Onda.
Importanti interventi, per un totale di 70 milioni di euro, sono previsti anche nel 2021, come sempre realizzati con fondi propri. Si va dal rifacimento degli uffici nella sede centrale di Pamesa Cerámica (6.387 mq totali di cui 3.000 per la nuova sala mostra) che si concluderà a fine 2021, al nuovo centro logistico da 140.000 mq e al nuovo magazzino per lo stoccaggio delle materie prime (52.000 mq) da realizzare a fianco dello stabilimento TAU.
A questo si aggiunge l’acquisizione, finalizzata lo scorso marzo, di PLP Pulidos La Plana (rinominata Pulidos Pamesa), azienda con 45 dipendenti (tutti confermati), nata nel 2015 e specializzata nelle lavorazioni di levigatura, taglio e rettifica di superfici ceramiche. Con questa operazione, Pamesa può ora contare su uno stabilimento di oltre 7.000 mq con macchinari di ultima generazione, che porterà la capacità produttiva di levigato del gruppo a 360.000 mq/mese, con un incremento del 27%.
Ma tra i progetti di Fernando Roig c’è anche la volontà di aumentare del 40% la capacità produttiva totale del gruppo, da realizzarsi tra il 2021 e il 2022 con l’installazione di nuovi forni sia nei propri stabilimenti che in quelli dei suoi fornitori esterni.
“Il nostro obiettivo – afferma Roig – è realizzare investimenti che ci permettano di continuare a crescere nei prossimi anni per rispondere di più e meglio alla domanda del mercato e per continuare a creare occupazione. In definitiva, i buoni risultati ottenuti finora si devono ad una costante scommessa su investimenti e innovazione, oltre che a quella che io chiamo la formula delle 3 L: lavoro, lavoro e ancora lavoro”.
- L’attenzione verso i collaboratori
Proprio sul fronte occupazionale, il buon andamento dell’attività, gli investimenti e la cultura di impresa che da sempre contraddistingue il Gruppo Pamesa hanno permesso la creazione di 527 nuovi posti di lavoro rispetto a febbraio 2020, per un totale, oggi, di 2.680 dipendenti diretti (+24%), l’80% dei quali a tempo indeterminato e il 20% che lo diventerà al raggiungimento del primo anno di anzianità.
Confermando quanto annunciato dal Presidente Roig fin dall’inizio della pandemia, il gruppo non ha fatto ricorso ad alcun tipo di cassa integrazione (in Spagna sono previsti l’ERE e l’ERTE), anzi, ha mantenuto la politica di incentivi per tutti i dipendenti a partire dai 6 mesi di anzianità con la distribuzione di 6,5 milioni di euro di premi; 1,4 milioni di euro è stato invece stanziato per garantire la sicurezza dei collaboratori attraverso misure e strumenti di protezione e la realizzazione di 21.600 tamponi.
- L’impegno per la sostenibilità
Infine, ma non meno importante, l’impegno sul fronte ambientale, che ormai da cinque anni è parte integrante della politica industriale di Pamesa. I consumi di energia termica sono stati ridotti grazie al recupero di calore dai forni, mentre i 95.555 mq di tetti fotovoltaici installati sui vari stabilimenti del gruppo (una potenza totale di 17,80 Mw) soddisfano gran parte del fabbisogno elettrico delle linee produttive (pari a quello di 4.000 abitazioni), oltre ad evitare ogni anno l’emissione in atmosfera di 8.816 tonnellate di CO2.
Confermata anche la politica di “rifiuti zero” con il recupero del 100% dei residui solidi e liquidi del gruppo e il riciclo di acque reflue provenienti da altre aziende ceramiche del distretto.
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