KERAjet, un quarto di secolo di innovazione sull’inkjet
Tra le ultime novità, che saranno in mostra anche al prossimo Tecna 2024 di Rimini, la testina piezoelettrica K10 per la smaltatura digitale selettiva.
Da quando, nel 1998, presentò al mercato la prima piastrella stampata con tecnologia inkjet, KERAjet non ha più smesso di produrre innovazione nel campo della smaltatura e decorazione digitale di superfici ceramiche. Costanza, determinazione e lungimiranza le sono valse il riconoscimento internazionale non solo per il suo ruolo di pioniere nella rivoluzione epocale del processo produttivo, ma anche come punto di riferimento nella ricerca e sviluppo di soluzioni sempre più avanzate.
Due i principali pilastri su cui l’azienda ha basato il suo percorso in questi 26 anni: da un lato, la continua acquisizione di know-how nel campo della decorazione digitale, arricchito fra l’altro dalle competenze sviluppate operando anche in altri settori industriali (tessile, vetro, laterizio, stoviglierie, UV); dall’altro, la scelta di evolvere come azienda verticale che progetta e produce internamente tutte le sue tecnologie, dalle lavorazioni meccaniche allo sviluppo di elettronica e software, allo studio chimico-fisico di inchiostri e smalti. Un modello che nasce dalla volontà di ottimizzare ogni parte della macchina, rendendola più efficiente sotto il profilo produttivo ed energetico, garantendo all’utilizzatore maggiore velocità, flessibilità e un’assistenza completa.
Oggi l’headquarter di Castellón sorge su un’area di 177mila mq, di cui 75mila coperti che comprendono una linea ceramica pilota (7000 mq) e un centro demo multi-settore di 5000 mq, a supporto dell’attività di R&D cui l’azienda destina circa il 20% del fatturato annuo. Con il lavoro sinergico delle filiali in Italia, Portogallo, Messico, Cina, Brasile e India, a fine 2022 erano già 4.000 le stampanti KERAjet in funzione in 44 Paesi nel mondo.
La testina piezoelettrica K10 per la smaltatura digitale selettiva
L’approccio verticale dell’azienda culmina con una gamma di testine di stampa progettate, sviluppate e prodotte interamente all’interno dall’azienda. Estremamente resistenti e adatte ad ogni tipologia di chimica degli inchiostri, queste testine sono dotate di un sistema di ricircolo efficiente per una qualità di stampa uniforme lungo tutta la linea.
Ai modelli K8 e K9 si è aggiunto il più recente K10 ad altissime performance, che rappresenta un punto di svolta significativo nell’ambito della smaltatura digitale selettiva o a campo pieno. Risultato di anni di ricerca e un investimento complessivo di circa 30 milioni di euro, la testina piezoelettrica K10 consente un alto scarico (fino a 200 gr/mq) di materie con granulometria fino a 8 micron, con risoluzione di 600 dpi, 16 livelli di grigio, frequenza di sparo fino a 100 kHz con volume di goccia di 15 pL (S).
Compatibile con ogni tipologia di fluido sparabile digitalmente (base solvente, base acqua, UV), è ideale per una vasta gamma di applicazioni (smalti, protettivi, colle, idrorepellenti).
I vantaggi che comporta sono numerosi. La possibilità di utilizzare inchiostri fino a massimo 8 micron consente di realizzare una smaltatura selettiva precisa, versatile e a costi sostenibili, lasciando anche maggiore libertà creativa ai produttori.
Non solo. La speciale tecnologia costruttiva dell’attuatore piezoelettrico, inserito all’interno del nozzle plate, permette alla testina K10 di lavorare anche su pezzi ceramici a temperature più elevate (fino a 115-130 °C) di quanto solitamente consentito, ampliando ulteriormente le possibilità di impiego.
Questi vantaggi si sommano, ovviamente, all’aumento dell’efficienza complessiva dell’impianto e della gestione della produzione derivante dall’impiego di tecnologia di smaltatura digitale: nessuno spreco di inchiostro o smalto (si usa solo quello che serve); nessuna attrezzatura di aspirazione (necessaria nella smaltatura airless); personale non più dedicato a operazioni manuali, quindi minori rischi per gli operatori e una produzione più sicura e affidabile.
L’elettronica
Al pari delle testine, l’elettronica è un aspetto fondamentale nella ricerca KERAjet applicata alla linea full digital Re-Krea. Obiettivi sono la perfetta sincronizzazione tra le macchine, la maggiore velocità e la massima precisione anche in caso di disallineamento della piastrella.
La centratura ottica è affidata al sistema di visione VISIO IC (Input Control), installato su ogni stampante, che rileva dimensione, forma, angolo di rotazione e riconosce immagine e struttura 3D. Dopo la prima applicazione digitale di idrorepellente, sul fondo della piastrella viene stampato un QR Code che sarà riletto durante l’avanzamento del pezzo, dopo la linea di smaltatura e prima della fase di decorazione digitale; se necessario, il sistema provvede al ricalcolo e riadattamento in tempo reale della testina. All’uscita della decoratrice digitale, il sistema VISIO QC realizza il controllo della qualità finale verificando eventuali difetti di stampa.
L’elettronica KERAjet si basa su un sistema di controllo elettronico distribuito e flessibile. Distribuito, nel senso che tutto ruota attorno ad una sola scheda elettronica, estremamente robusta e potente, che viene utilizzata per il controllo di ogni sottosistema della stampante: testine di stampa, sistema di trasporto, sistema di ricircolo inchiostri, sincronismo I/O, sistema VISIO IC e QC e lampade LED/IR. Flessibile, perché la velocità di controllo e di calcolo è totalmente indipendente dalla dimensione della stampante e dal numero di testine installate.
La scheda elettronica di calcolo CA5x, progettata, sviluppata e prodotta in KERAjet Spagna con firmware propietario, si configura come un micro-computer completo e autonomo, ha una capacità di memoria fino a 500 metri lineari di grafica e consente il caricamento continuo del disegno online senza limitazione di grafica.
Non solo Inkjet
L’evoluzione del brand KERAjet negli ultimi 2-3 anni è proseguita in parallelo all’attività svolta in settori industriali quali il tessile e l’UV che le ha permesso di sviluppare soluzioni di stampa più avanzate per soddisfare, oggi, anche le esigenze della produzione ceramica di alta e altissima gamma.
Contemporaneamente, l’azienda ha ampliato l’attività di R&S nel campo delle tecnologie di pressatura e cottura di piastrelle, sviluppando la pressa laminatrice KERApress e il forno elettrico Faraday 2.2.
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