Parte Surfaces
In mostra tra i padiglioni del quartiere fieristico di Las Vegas i prodotti di oltre mille espositori (+7% secondo i dati comunicati dagli organizzatori) che dovrebbero accogliere oltre 40.000 visitatori.
Tra le aziende del settore ceramico presenti in fiera ricordiamo American Florim, Arizona Tile, Alcalagres, Azuvi, Ceramica San Lorenzo, Ceramiche Faro, Marca Corona, Crossville, Dal Tile, Eliane, Gyotoku, Interceramic, Laticrete, Laufen/Roca, Pamesa, Peronda, Porcelanosa, Marazzi/Ragno, Stonepeack, Tau Ceramica, Vitromex.
Oltre a Mapei, Rubi, Laticrete, Raimondi, per i settori dei collanti, adesivi e attrezzature per la posa.
Per quanto riguarda l’andamento del mercato americano, gli ultimi dati disponibili sono quelli pubblicati a metà 2005 dalla rivista Floor Covering Weekly.
Secondo questo studio l’industria statunitense dei pavimenti ha fatturato nel 2004 la cifra record di 22,8 miliardi di dollari, in crescita dell’8,4% rispetto all’anno precedente.
A trainare il mercato, il buon andamento del settore immobiliare americano in costante crescita, che ha permesso incrementi in quantità e valore per tutti i materiali da pavimento.
Regine del mercato statunitense rimangono le moquette, con una fetta pari al 62,3% del valore totale (+7,6% sul 2003). L’incremento, in gran parte dovuto all’aumento dei prezzi di vendita, non ha tuttavia compensato l’erosione delle quote di mercato delle soft surfaces a favore delle hard surfaces. Le piastrelle di ceramica in particolare hanno registrato un incremento in valore del 12,6% sul 2003, arrivando ad occupare il 12,5% dell’intero mercato (l’11,5% in quantità).
Relativamente all’import dai principali paesi importatori, Italia e Spagna, gli ultimi dati resi noti dalle rispettive associazioni di categoria sono relativi al 2005.
Per l’Italia, Assopiastrelle ha registrato per il primo semestre dell’anno un calo nelle quantità importate dell’8% in quantità e del 4,3% in valore. Le previsioni contenute nel rapporto annuale redatto da Prometeia stimano invece per l’intero anno una diminuzione nelle quantità importate verso gli States, che dovrebbero assestarsi a 68,8 milioni di mq, per poi risalire sopra i 70 milioni nel 2006 e nel 2007.
I cugini spagnoli hanno invece registrato nei primi 10 mesi del 2005 una crescita nelle quantità esportate verso gli Usa pari all’1,1%.
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