Acimac: atteso un ridimensionamento per il 2008

"Il 2008 sarà un anno di mantenimento o di lieve crescita", queste le previsioni del neo-eletto presidente Acimac, Pietro Cassani.

Molti mercati stanno segnando il passo, Est Europa, Africa, Medio Oriente potrebbero riservare possibilità di crescita, compensando una possibile frenata in Est Asia e Unione Europea. In Italia dovrebbero proseguire gli investimenti avviati nel 2007, seppur a ritmi inferiori.
Le aziende del settore si trovano ad affrontare quotidianamente nuove sfide e difficoltà, che vanno dall'aumento dei costi produttivi ed energetici e dall'erosione della redditività, fino alla difficile situazione congiunturale dell'economia mondiale.

"Resto convinto della robustezza del nostro settore e della forza delle nostre aziende: ancora oggi - afferma il presidente uscente di Acimac, Pierluigi Ponzoni - siamo riconosciuti leader mondiali del settore. Dobbiamo lavorare per farci trovare sempre pronti con le migliori soluzioni tecnologiche e i più completi e puntuali servizi alle aziende clienti".

Conferma questa visione anche Pietro Cassani, il quale afferma che il punto di forza del settore risiede nella ricerca e nell'innovazione. "Non esiste un settore maturo" chiosa Cassani, "è necessario pertanto investire per rinnovare la tecnologia e automatizzare i processi, per elevare la qualità del prodotto, che significa diversificarsi e garantirsi massa critica nei confronti della concorrenza."

Il neopresidente focalizza la sua attenzione sul capitale umano, risorsa strategica per la quale è necessario portare avanti politiche a sostegno di scuole tecniche e università creando solide basi per la formazione di nuovi talenti. E' bene sviluppare forti collaborazioni e sinergie di marketing tra aziende per affrontare la variabilità del mercato, è utile infine ritornare alla logica del "fare" cercando di limitare outsourcing e delocalizzazione.