La ceramica spagnola chiude un 2017 positivo
L’industria spagnola delle piastrelle di ceramica ha archiviato un altro anno di crescita confermando il buono stato di salute del settore. In crescita nel 2017 tutti i principali indicatori del comparto.
La produzione totale stimata, realizzata dalle 142 aziende ceramiche spagnole, ha raggiunto i 530 milioni mq, +7,7% rispetto ai 492 milioni del 2016.
I ricavi generati da vendite sono cresciuti del 6%, superando i 3,5 miliardi di Euro, 200 milioni di Euro in più rispetto al 2016 che si era chiuso con un analogo rimbalzo (+7%) sul 2015. In aumento dell’1,3% anche il prezzo medio di vendita.
L’incremento è stato ripartito tra le vendite all’estero, in crescita del 4,5% a 2.686 milioni di Euro (valore record del settore) e pari al 76,5% del giro d’affari dell’industria spagnola, e quelle sul mercato interno (+10,5%). Qui, è proseguito il progressivo recupero della domanda di piastrelle iniziato nel 2014, orientata prevalentemente al segmento delle ristrutturazioni.
Come ha precisato Vicente Nomdedeu, presidente di Ascer (Associazione spagnola dei produttori di piastrelle), gli 824 milioni di Euro realizzati sul mercato domestico sono ancora ben lontani dai valori del 2007, tuttavia le previsioni per il 2018 indicano il proseguimento della tendenza positiva, seppur ad un ritmo meno elevato di quello degli ultimi 3 anni.
Significativi, inoltre, gli investimenti delle imprese spagnole in nuove tecnologie, finalizzati sia alla produzione di materiali innovativi, che ad una maggiore efficienza dei processi e della gestione dei costi di produzione.
Il buon andamento del comparto ha spinto anche l’occupazione, con 700 nuovi addetti diretti che portano a 15.600 gli occupati totale del settore (26.000 inclusi gli addetti indiretti).
Le aree di esportazione
Con un’incidenza del 47% sul totale export, l’Europa si conferma il principale mercato di sbocco della piastrella spagnola, con vendite pari a 1,27 miliardi di Euro (+7,8% sul 2016). A tale risultato ha contribuito l’incremento registrato sia nei mercati dell’Unione Europea (1.070 milioni di Euro, +8%) che in Europa Orientale (163 milioni di Euro, +8%), in recupero dopo alcuni anni di contrazione, grazie alla buon ripresa delle vendite in Russia (+8,6%).
La Francia, primo mercato estero, ha segnato un ulteriore progresso dell’8% delle vendite, così come l’Italia, cresciuta nuovamente a doppia cifra (+13%) e divenuto il 5° principale mercato estero della ceramica spagnola; al contrario, risultano in netta decelerazione sia il Regno Unito (terzo mercato estero) a +1,8% che la Germania (+2%).
Oltreoceano è proseguita anche nel 2017 la forte espansione dell’export verso il continente americano (464,5 milioni di Euro, +21% sul 2016 che aveva già registrato un’analoga crescita). Spicca ancora una volta l’eccellente risultato negli Stati Uniti (234 milioni di Euro, +24,5%), che si conferma il secondo maggiore mercato di esportazione per l’industria spagnola. In volume, la Spagna ha esportato in USA 22,7 milioni mq (fonte TCNA su dati U.S. Dept. of Commerce), con un incremento del 33% sul 2016 e un prezzo medio intorno ai 13,5 $/mq.
In progresso anche l’export verso il Centro America (+4,7% e il Sud America (+33,5%).
Sul versante opposto del globo, in Asia, è proseguito lo sviluppo sui mercati del Far East e del Sud Est Asiatico (complessivamente 109 milioni di Euro, +29% sul 2016), mentre è risultato in lieve flessione (-1%) il Medio Oriente, dove hanno continuato a contrarsi le vendite in Arabia Saudita (-19,5%), tra i mercati storici della piastrella spagnola; positivo, al contrario, l’andamento in Israele (+4,6%) e in Libano (+11,3%).
Infine l’Africa, che, nel 2017, ha segnato una contrazione ancora più netta (-22%) rispetto al -9% del 2016. Qui ha influito negativamente il blocco alle importazioni in Algeria, che ha di fatto chiuso il mercato, facendo scendere del 29% le vendite nel Maghreb, nonostante il positivo +4,5% registrato in Marocco.
Complessivamente, le vendite realizzate nei 10 maggiori mercati di esportazione, hanno raggiunto i 1.344 milioni di Euro, pari al 50% del fatturato estero totale del settore.
Nonostante le incertezze su alcuni mercati esteri, le previsioni di Ascer per il 2018 restano positive, con una crescita stimata dell’export tra il 7 e il 9%.
Vedi le tabelle di approfondimento nell’articolo completo pubblicato su Ceramic World Review 126/2018.
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