A Lamosa la divisione piastrelle di Roca

Lamosa chiude il primo semestre 2021 con ricavi a +54% e annuncia l’espansione in Brasile e in Spagna che porterà la capacità produttiva totale a 225 milioni mq/anno.

Grupo Lamosa, il maggiore gruppo ceramico messicano e sul podio dei grandi player mondiali, aggiunge un altro importante tassello nel suo percorso di crescita internazionale. Lo scorso 2 agosto è stato annunciato l’accordo con il gruppo spagnolo Roca per acquisirne la divisione piastrelle ceramiche (la Tiles Investments and Holdings), un’operazione da 260 milioni di dollari (circa 221 milioni di euro) che porta in dote a Lamosa tre stabilimenti produttivi: i due di Incepa in Brasile (a Campo Largo e a São Mateus do Sul) e quello spagnolo di Ceramica Belcaire a Castellon, oltre alla società commerciale negli Stati Uniti.

Quest’ultimo shopping giunge a cinque anni dall’altra grande acquisizione, Ceramica San Lorenzo (per 230 milioni di dollari), con cui il gruppo di San Pedro Garza García si trasformò in una multinazionale con operation in Argentina, Cile, Colombia e Perù.

Se per il Gruppo Roca la cessione della divisione piastrelle rientra nella strategia di concentrare l’attività e la crescita nel settore arredobagno (vedi anche le recenti le acquisizioni della spagnola Royo Group, della tedesca Sanit e di uno stabilimento di sanitari in Brasile), per Grupo Lamosa l’incorporazione si tradurrà in un incremento di circa il 20% del fatturato consolidato e del 16% della capacità produttiva installata, che raggiungerà i 225 milioni mq/anno. Nel 2020 i tre stabilimenti acquisiti hanno prodotto complessivamente circa 23,4 milioni mq.

toussaintQuesta operazione – ha dichiarato il presidente di Lamosa Federico Toussaint Elosúapotenzia la nostra già forte presenza in Nord e Sud America e ci consente un’espansione anche in Europa. Inoltre, rappresenta un passo importante nel percorso di crescita del Gruppo, in linea con il piano strategico di sviluppo che punta ad espandere i mercati, diversificare i rischi, consolidare il nostro posizionamento e rafforzare la leadership attraverso la ricerca di nuove opportunità”.

Oggi Grupo Lamosa dispone di 16 stabilimenti (9 in Messico, 3 in Peru, 2 in Argentina e 2 in Colombia, l’ultimo, Euroceramica, acquisito nel 2020) e 13 impianti per la produzione di adesivi in Messico, Cile e Guatemala.

Nonostante i lockdown dell’anno scorso abbiamo ridotto i volumi produttivi (148 milioni mq a fine 2020), il gruppo messicano è riuscito comunque a chiudere l’esercizio con un incremento delle vendite e del fatturato consolidato (19.473 milioni di pesos, circa 978 milioni di dollari, +9%) a cui hanno contribuito sia la divisione Piastrelle (14.720 milioni di pesos, circa 740 milioni USD, +8%) che quella degli Adesivi (4.754 milioni di pesos, circa 239 milioni USD, +9%). In aumento del 20% anche l’Ebitda, con un margine del 22% sui ricavi.

Ma sono soprattutto i risultati del primo semestre 2021 ad essere definiti, dagli stessi vertici di Lamosa, “straordinari”, sia in termini di ricavi (+54%) che di marginalità (+189% l’Ebitda, con un margine del 28%). Il recupero dell’attività edilizia e delle ristrutturazioni in Messico e il maggiore dinamismo dei mercati sudamericani hanno prodotto un forte aumento delle vendite che hanno raggiunto i 12.245 milioni di Pesos (circa 617 milioni USD). In crescita del 34% i ricavi generati sul mercato messicano e di ben il 110% le esportazioni, 4.264 milioni di Pesos (circa 215 milioni USD), pari al 35% del fatturato consolidato.

Ottimo l’andamento della divisione Piastrelle, i cui ricavi nel semestre sono cresciuti del 65% sul 2020 a 9.565 milioni di Pesos (circa 482 milioni USD, il 78% del consolidato), grazie sia alla ripresa della domanda dei mercati target del gruppo, che alla completa incorporazione della colombiana Euroceramica.

Da segnalare anche il forte progresso dell’Ebitda della divisione, +249% sul primo semestre 2020, con un margine salito dal 14% al 29% sui ricavi.

Bene anche il segmento Adesivi che ha segnato un incremento delle vendite del 27% sul primo semestre 2020 e un progresso del 43% dell’Ebitda.

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