Il mercato delle costruzioni in Russia
Sebbene ancora in recessione nel 2016 (-0,6% il tasso di crescita del PIL, dopo il brusco -3,7% del 2015), l’economia russa ha iniziato a mostrare i primi segnali di miglioramento che, secondo le previsioni del Rosstat (Istituto nazionale di statistica) e della Banca Mondiale, dovrebbero riportarla in terreno positivo già da quest’anno (+1,5%) confermando la crescita nel 2018 (+1,7%).
Il contesto macroeconomico ha ovviamente influito sull’industria delle costruzioni che ha continuato a contrarsi per tutto il 2016, proseguendo un trend negativo iniziato a dicembre 2013.
Secondo i dati preliminari del Rosstat riportati dall’agenzia PMR, nel 2016 la produzione edilizia russa è calata del 4,3% su base annua, contro il -4,8% del 2015.
La contrazione del settore dell’edilizia si è fatta sentire anche sulla produzione nazionale di materiali da costruzione che, nel periodo gennaio-novembre 2016, ha subito un calo del 6,7% su base annua.
Al 31/12/2016 l’industria russa delle piastrelle è riuscita a contenere il calo produttivo al 5,5% sul 2015, scendendo da 170,4 a 161,1 milioni mq.
Il calo più significativo si è avuto nel segmento delle piastrelle da rivestimento, la cui produzione è passata dai 75,1 milioni mq del 2015 ai 69,3 milioni mq del 2016 (-7,7%).
Nel segmento dei pavimenti si è registrato un andamento modesto nei primi 9 mesi dell’anno, seguito da un recupero nell’ultimo trimestre che ha portato la produzione complessiva a 91,85 milioni mq (-3,6% sui 95,3 milioni mq del 2015).
L’export 2016 è stimato intorno ai 24 milioni mq, in crescita del 9-10% sul 2015, e rivolto come in passato prevalentemente ai mercati del Kazakistan, Kirghizistan, Bielorussia, Ucraina e Uzbekistan.
Il consumo nazionale dovrebbe essersi ridotto di un ulteriore 10% scendendo dai 194,6 milioni mq del 2015 ai 175 milioni mq del 2016.
A subire la maggiore battuta d’arresto, ancora una volta le importazioni, stimate non oltre i 38 milioni mq (-18,2%, dopo la contrazione del 35,6% registrata nel 2015): ad eccezione di Germania e Bielorussia, tutti gli altri Paesi esportatori hanno segnato perdite, in volume, tra il 10 e il 50%. La quota di prodotti importati sul consumo interno è scesa pertanto al 21,6%.
Maggiore produttore russo di piastrelle si conferma Kerama Marazzi (Mohawk Group) che ha chiuso il 2016 con un volume produttivo di 31 milioni mq e una crescita di fatturato a doppia cifra, sostenuta anche dall’ampliamento dell’attività al settore dell’arredobagno.
L’azienda ha avviato lo scorso 16 gennaio la nuova linea Continua+ di Sacmi per la produzione di grandi lastre ceramiche, preparandosi a presentare a Batimat Russia 2017 (Mosca, 28-31 marzo) i primi legni nel formato 30x180 cm, e nuovi marmi e pietre nei formati 60x120 cm, tra cui diversi lappati e nuovi materiali realizzati in doppio caricamento.
- Leggi l'articolo completo pubblicato su Ceramic World Review 120/2017
Hai trovato utile questo articolo?
Unisciti alla community di CWW per ricevere ogni 15 giorni le principali novità da tutto il mondo sul settore ceramico