Portobello in forte accelerazione nel 2021
Dopo un già ottimo 2020, il gruppo ceramico brasiliano chiude il primo semestre 2021 con ricavi a +70,7%. Confermato per il 2023 l’avviamento della nuova fabbrica in Tennessee.
Archiviato il 2020 con ricavi netti in crescita a doppia cifra (+19,5%) a 1,33 miliardi di Real (circa 256 milioni di dollari), Portobello, gruppo ceramico leader in Brasile, ha ulteriormente accelerato la sua corsa nel 2021, chiudendo il primo semestre con vendite a 880,7 milioni di Real (circa 178 milioni USD), ossia +70,7% sul primo semestre 2020.
Praticamente quadruplicato l’Ebitda, salito a 163,4 milioni di Real nel semestre (+324,3% sul 2020) e pari al 18,5% dei ricavi, mentre l’utile netto è cresciuto del 287,7% a 80,7 milioni di Real.
Per il gruppo di Tijucas (SC) guidato dal Presidente Cesar Gomes Jr. e dal CEO Mauro do Valle Pereira, il merito degli eccellenti risultati ottenuti nei 18 mesi più complessi, va alla rapida capacità di risposta alla grave crisi globale, al migliore mix produttivo che ha consentito di innalzare i prezzi di vendita e al modello di business vincente, mirato sia all’espansione internazionale che al forte presidio del mercato interno attraverso le 4 Business Unit, tutte cresciute nell’ultimo anno e mezzo: il brand Portobello (+14% nel 2020 e +59% nel primo semestre 2021); Pointer, il marchio di fascia media (rispettivamente +31% e +124,5%); i Portobello Shop, la rete di 136 negozi (119 in franchising e 17 di proprietà), che ha incrementato le vendite del 14,6% l’anno scorso e di ben il 77,4% nei primi 6 mesi del 2021, grazie anche alle 11 recenti nuove aperture; e Portobello America, la società che gestisce le vendite negli Stati Uniti, i cui ricavi sono cresciuti nel 2020 dell’86% (+42% in dollari, dato il deprezzamento della valuta) e del 49,3% nel primo semestre 2021 (o +36% in dollari).
Le vendite sul mercato domestico si confermano pari al 79% dei ricavi totali, in aumento del 15,7% l’anno scorso (oltre la media nazionale che, in volume, è cresciuta del 3,6%) e di ben il 69,9% nel primo semestre 2021 (693,6 milioni di Real). Le esportazioni, già in progresso del 36% nel 2020 (+4% in dollari per gli effetti del cambio), hanno segnato un +73,6% nei primi sei mesi del 2021 (187,1 milioni di real, pari a 34,8 milioni di dollari, +56%), grazie sia alle ottime performance di Portobello America che all’espansione di Portobello e Pointer sugli altri mercati esteri.
Nei 18 mesi segnati dalla pandemia il gruppo brasiliano ha ulteriormente spinto l’acceleratore anche sugli investimenti, cresciuti del 42% nel 2020 (134,5 milioni di Real, circa 26 milioni di dollari), e proseguiti nel primo semestre 2021 con altri 55,7 milioni di Real: oltre la metà degli risorse investite nel biennio sono state destinate all’espansione della capacità produttiva dello stabilimento di Tijucas, con l’installazione di una nuova linea per grandi formati in porcellanato smaltato, parte del progetto Lastre avviato nel 2019; il resto è servito per potenziare la rete di Portobello Shop e per l’upgrade tecnologico dello stabilimento Pointer a Marechal Deodoro.
Ma l’investimento più atteso – confermato da Portobello a fine luglio - è quello relativo alla prossima costruzione della nuova fabbrica vicino Nashville, in Tennessee, per un valore di circa 80 milioni di dollari e il cui avviamento è previsto per il 2023.
Le aspettative a breve termine restano positive, grazie al buon andamento dell’edilizia residenziale. I vertici del gruppo prevedono un terzo trimestre in linea col secondo e puntano a mantenere il margine lordo intorno al 40%, nonostante la maggiore pressione sui costi (principalmente energia, gas e materie prime), attraverso aumenti di prezzo, miglioramento del mix di prodotto e della produttività, e una rigorosa gestione dei costi operativi
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