Effetti materici e strutturati sulle superfici ceramiche
IDM, Inco Digital Materials, è il nome della gamma di materie digitali sviluppate da Inco che permettono di realizzare effetti di luce o vere e proprie strutture sincronizzate alla stampa digitale.
Inco presenta una vasta gamma di materie digitali denominate IDM, Inco Digital Materials, che permettono di realizzare effetti di luce e di superficie o vere e proprie strutture sincronizzate alla stampa digitale, per ottenere prodotti estremamente naturali con caratteristiche tecniche ed estetiche uniche.
La precisione e la versatilità della stampa digitale a bassi e ad alti scarichi consentono di sincronizzare tra loro i diversi effetti materici e i colori, offrendo ai produttori di superfici ceramiche il vantaggio di poter ampliare la propria gamma di prodotti e progetti con veloci e precise applicazioni digitali.
Inchiostro riservante
Tra le materie digitali più ricercate, Inco ha sviluppato l’inchiostro riservante che conferisce alla superficie ceramica un particolare effetto strappato/strutturato. Si tratta di un esclusivo effetto di contrasto con lo smalto applicato, in grado di dare una vera e propria struttura al pezzo ceramico. Può avere diversi effetti, trasparente o bianco, e può essere applicato ad inizio linea o a fine linea prima della protezione finale.
Di seguito, si descrivono alcuni possibili utilizzi, simulando una linea ceramica.
In Figura 1, ad esempio, si illustra la modalità di utilizzo del Riservante materico bianco Inco. Applicato ad inizio linea, subito dopo la pressatura del supporto e prima dell’engobbio, permette di creare una struttura. L’applicazione del riservante materico bianco e successivamente dell’engobbio evidenzia un contrasto sia colorimetrico che materico tra i due. L’engobbio applicato successivamente al riservante non andrà ad aderire sulla superficie della piastrella dove in precedenza è stato applicato il riservante digitalmente, formando così una vera e propria struttura sulla superficie della piastrella.
La Figura 2 mostra invece l’utilizzo del Riservante non materico, impiegato sempre ad inizio linea, ossia prima dello smalto e dell’applicazione digitale, dopo l’engobbio. In questo modo lo smalto, applicato subito dopo l’applicazione digitale del riservante, non riuscirà ad aderire sulla superficie ceramica nei punti nei quali è stato applicato il riservante. Lo smalto si aprirà quindi sull’engobbio (anche di colorazioni differenti) applicato in precedenza generando un effetto tridimensionale.
Il riservante non materico può essere applicato anche a fine linea, prima della protezione finale, come schematizzato in Figura 3. In questo modo il riservante “aprirà” lo smalto di una delle ultime protezioni finali, generando un effetto strutturato dato dalla non adesione dello smalto sul disegno digitale del riservante applicato in precedenza.
Inchiostro incollante
Tra gli inchiostri utilizzabili per creare effetti materici e strutturati sulla superficie della piastrella, Inco propone l’inchiostro incollante (Figura 4), impiegato per consentire l’adesione e la perfetta stesura di graniglie vetrose sulla superficie della piastrella. Può essere applicato a campo pieno oppure su disegno digitale per creare strutture in tre dimensioni molto precise.
Con l’utilizzo di più barre stand alone sul fine linea (Figura 5) è inoltre possibile programmare l’applicazione di più graniglie con colorazioni o effetti differenti (colorata, matt, lucida, bianca), creando appunto effetti in rilievo che si intrecciano tra loro secondo il disegno digitale.
Altre materie digitali
Oltre ai riservanti e agli inchiostri incollanti, la gamma di materie digitali Inco comprende anche quelle per effetti superficiali come lucidi, matt, bianco, ecc., adatti ad ogni ciclo ceramico. Queste possono essere utilizzate da sole o in sinergia le une con le altre a seconda delle esigenze e dei progetti grafici di ogni produttore (Figura 6).
Le materie digitali possono essere posizionate sull’ultima barra della stampante digitale (dopo gli inchiostri colorati), o anche su barre stand alone sul fine linea prima della protezione finale. Più in dettaglio, parliamo di:
- inchiostri bianchi ad elevata coprenza, con effetto finale dopo applicazione che può essere sia morbido che duro;
- inchiostro Glossy, o effetto lucido, che permette di ottenere un particolare effetto di luce sulla superficie; l’inchiostro glossy può essere più o meno brillante a seconda delle esigenze ed è adatto a differenti cicli di cottura;
- inchiostro affondante, che permette di realizzare dei veri e propri tagli incolore molto precisi sullo smalto creando quindi un effetto strutturato, “disegnato”, sulla superficie della piastrella;
- inchiostri matt, che rendono la superficie della piastrella ruvida; possono essere estremamente coprenti fino al bianco, oppure trasparenti e percettibili solamente al tatto.
Grazie ad una gamma così ampia di materie digitali, risulta agevole arricchire la produzione ceramica creando effetti materici, di volume o luce unici e distintivi. Coordinando materie e applicazioni si apre la strada ad infinite nuove possibilità, sia tecniche che estetiche: i manufatti ceramici tornano a caratterizzarsi per quegli effetti materici ben noti in ceramica prima dell’avvento della stampa digitale e la riproduzione di legni o pietre naturali risulta sempre più realistica.
Hai trovato utile questo articolo?
Unisciti alla community di CWW per ricevere ogni 15 giorni le principali novità da tutto il mondo sul settore ceramico