Gruppo Portobello riprende la sua corsa

Il gruppo ceramico brasiliano ha iniziato il 2024 in deciso recupero: +7,7% i ricavi consolidati del primo trimestre con l’export a +10,4%.

Per il Gruppo Portobello il 2023 è stato un anno di importanti progressi conseguiti in un contesto di instabilità macroeconomica e settoriale avvertita sia sui principali mercati esteri di riferimento, sia sul mercato brasiliano.

In particolare, proprio sul mercato interno il gruppo ceramico di Tijucas (Santa Catarina) è riuscito ad incrementare i ricavi del 3,4% sul 2022, superando 1,74 miliardi di Real (circa 358,5 milioni di dollari al cambio del 31/12/2023), un risultato superiore alla media nazionale del settore. Secondo i dati Anfacer (Associazione dei produttori brasiliani di piastrelle), infatti, le vendite totali di piastrelle sul mercato nazionale sono calate l’anno scorso del 5,7% in volume, rendendo necessario limitare l’utilizzo degli impianti ad appena il 64% della capacità produttiva totale installata nel Paese.

Meno bene invece l’export, dove i ricavi di Gruppo Portobello sono calati del 12,2% rispetto al 2023, fermandosi a 450,7 milioni di Real (-8% il dato in dollari USA, pari a 85,4 milioni). In questo caso, la contrazione è da attribuire principalmente alle performance negative dei primi 9 mesi dell’anno, mentre il quarto trimestre ha segnato una decisa ripresa: +22,9% rispetto allo stesso periodo del 2022, con ben il 67% di vendite relativo a superfici di grande formato.

Complessivamente, Gruppo Portobello ha chiuso il 2023 con ricavi consolidati pari a 2,2 miliardi di Real (al cambio del 31/12/2023, circa 453,2 milioni di dollari), sostanzialmente in linea con l'anno precedente (-0,3%), e con un margine Ebitda del 13%.

Sul mercato interno, che incide per circa l’80% sul fatturato totale, il gruppo ha potuto contare sull’ottimo andamento della divisione Portobello Shop che ha chiuso l’anno con ricavi a 917 milioni di Real (+12,7% sul 2022), pari al 41,3% dei ricavi consolidati. Questa Business Unit ha di fatto compensato i segni meno delle altre divisioni: Portobello -6,5%, Pointer -14% e Portobello America -2,2%.

A caratterizzare l’anno, oltre all'avvio dello stabilimento negli Stati Uniti, è stata proprio l’apertura di altri 16 Portobello Shop che hanno portato ad un totale di 158 punti vendita, di cui 25 di proprietà e 133 in franchising. Anche al netto delle nuove aperture, le vendite della divisione sono risultate in crescita del 5% sul 2022. Peraltro, la strategia di potenziamento della presenza del gruppo nel segmento retail è proseguita anche nel primo trimestre del 2024, con l’aumento dei negozi di proprietà (ora 28), rispetto a quelli in franchising (scesi a 128).

Primo trimestre 2024 in crescita del 7,7%

Nel primo trimestre 2024 Gruppo Portobello ha registrato performance positive in termini ricavi e incremento di quote di mercato, grazie anche alla graduale ripresa del mercato brasiliano delle piastrelle dove i consumi sono cresciuti del 3,8% rispetto al primo trimestre 2023.

Il giro d’affari consolidato del gruppo si è attestato a 525,5 milioni di Real (circa 104,7 milioni di dollari al cambio del 31/3/2024), in crescita del 7,7% rispetto al primo trimestre 2023. Ottime anche le performance dell’Ebitda, salito a 81,4 milioni di Real (+62,8%), con un margine del 15,5%.

Le vendite sul mercato interno sono cresciute del 7,1% in valore e del 15,4% in volume (ben oltre la media di settore), mentre le esportazioni hanno segnato un +10,4% sul primo trimestre 2023 (o +14,4% in dollari USA), anche in questo caso superiore al dato nazionale (+5,1% l’export brasiliano di piastrelle nel trimestre).

Per quanto riguarda la composizione dei ricavi tra i vari canali di vendita, le esportazioni hanno contribuito per il 19,4%, mentre, in Brasile, il segmento retail (Portobello Shop) ha inciso per il 40,5% sul consolidato di gruppo, engineering e progetti per il 21,1%, e rivendite per il 19%.

Nel primo trimestre gli investimenti sono stati pari a 45,1 milioni di Real (circa 9 milioni di dollari) in calo del 47% sul primo trimestre 2023 e destinati principalmente a Portobello America (50,4%), Portobello Shop (23,2%) e Portobello (23%). 

Tutte le Business Unit in buona salute

Nel primo trimestre 2024 i ricavi netti della B.U. Portobello sono stati pari a 229 milioni di Real (+5,6% sull’analogo periodo 2023), grazie alle ottime performance sul mercato interno. All’estero, a fronte di un aumento del 10,2% dei volumi esportati, la contrazione del prezzo medio ha ridotto i ricavi del 10,9%. In linea con la strategia di internazionalizzazione, è proseguita l’attività commerciale in nuove aree geografiche, dall’America Centrale all’Europa, dal Medio Oriente all’Africa. L'utilizzo della capacità produttiva di Portobello è stato dell'88,6%, ben al di sopra della media di settore, corrispondente, secondo dati Anfacer, al 65,6%.

La B.U. Portobello Shop ha continuato a crescere anche nel primo trimestre, generando ricavi per 217,3 milioni di Real (+3%), pari al 41,6% del consolidato di Gruppo, e un margine lordo di 105,8 milioni (+3%).

Da gennaio e marzo 2024, il nuovo stabilimento negli Stati Uniti ha supportato la crescita dei ricavi della divisione Portobello America, saliti a 55,6 milioni di Real (+33,1% rispetto al primo trimestre 2023, o +46% in dollari).

È andata bene anche per la divisione Pointer, che ha aumentato il fatturato del 10,5% a 48 milioni di Real, con ottimi risultati di vendita sia sul mercato interno (+14,5% in volume) sia all’esportazione (+160,4% in volume e +125% in dollari), con i ricavi da export pari al 12,5% del fatturato della divisione. L'utilizzo della capacità produttiva dello stabilimento Pointer è stato del 79,2%.

Previsioni

Per il resto dell’anno, Gruppo Portobello prevede una graduale ripresa del mercato, sia in Brasile che negli Stati Uniti, e, considerato l’andamento tipico in linea con la stagionalità, un'evoluzione positiva fino al terzo trimestre, seguita da un leggero raffreddamento nel quarto trimestre. Come già annunciato, il gruppo si concentrerà sulla redditività degli investimenti effettuati nel biennio 2022-2023, limitando gli ulteriori interventi a quelli strettamente necessari per la manutenzione e la continuità delle operazioni.

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