Macchine per ceramica: 2005 in crescita
Sono queste le conclusioni a caldo tracciate dal presidente di Acimac, Pierluigi Punzoni, nel corso della conferenza stampa di presentazione della 14° indagine statistica nazionale sul settore delle macchine e attrezzature per ceramica.
Le aziende del comparto hanno fatturato nel 2005 1.777 milioni di euro, in crescita dell’11,5% rispetto al 2004.
Determinante per il raggiungimento di questo risultato la performance sui mercati esteri che, col 74,3% del fatturato totale, hanno fatto registrare un giro d’affari di 1.320 milioni di euro.
Buono anche il recupero del mercato italiano che, con un +2%, indica una ripresa degli investimenti in ricerca e sviluppo su materiali e tecnologie da parte delle aziende ceramiche.
Il 2005 conferma anche la ripartizione delle vendite nelle divisioni clienti dell’industria ceramica. Il settore delle macchine per piastrelle rimane predominante sul fatturato totale con quasi l’80%, a seguire i laterizi (9,3%), i sanitari (5,2%), la stoviglieria (3,3%), i refrattari con un 3,2% dell’intero fatturato, infine la ceramica varia mantiene la sua fetta di fatturato sullo 0,1%.
Nello specifico, il valore delle vendite di impianti per la produzione di piastrelle è salito a 1.403,3 milioni di euro (+6,3%). Principale responsabile è l’export che da solo si aggira su più di 1000 milioni di euro (+8,4%,). Più contenuto l'aumento delle vendite in Italia (+0,9%) che ha portato il fatturato a 365,1 milioni.
Le macchine per laterizi registrano un fatturato di 165.4 milioni di euro (un incremento di 33,8 milioni di euro rispetto al 2004).
Le macchine per stoviglieria lasciano alle spalle la crisi del 2004 e riprendono quota con un fatturato di 58 milioni di euro (con un incremento di 26,8 milioni di euro).
Le macchine per sanitari dopo il notevole incremento del 2004 si assestano su un valore di 92.2 milioni di euro (con un incremento di +1,1 milioni di euro).
Per quanto riguarda le altre tipologie di macchine per ceramica, un sensibile aumento hanno avuto le macchine per refrattari con un fatturato di 57,6 milioni, in particolare derivante dal fatturato estero. La vendita delle macchine destinate alla ceramica varia, invece, continua a scendere portandosi sul milione di euro.
Per quanto riguarda la struttura produttiva, le imprese a fine 2005 sono risultate 156, 19 unità in meno rispetto all’anno precedente, a seguito di fusioni e accorpamenti o diversificazione dell’attività produttiva.
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