Russia: nel 2014 stabile la produzione di piastrelle, in calo import e consumo

Dopo un biennio 2012-2013 segnato da una buona crescita della produzione locale di piastrelle ceramiche, il 2014 si è chiuso per l'industria ceramica russa con un leggero arretramento e volumi rimasti praticamente invariati sui livelli 2013, pari a 165 milioni mq (-0,6%).

Opposto l'andamento tra la produzione di piastrelle da pavimento (stimata in calo di circa il 2% sul 2013) e quella di rivestimento (circa +2,3%).

Oltre il 90% della produzione nazionale (149 milioni mq) continua ad essere destinato al mercato domestico: le esportazioni 2014 sono rimaste infatti stabili sui 16 milioni mq.

Il rallentamento dell'economia (nel 2014 cresciuta solo dello 0,3% e prevista in calo del 3% per il 2015), le prospettive economiche e finanziarie incerte, l'instabilità politica e il crollo del rublo sono tutti fattori che hanno contribuito alla pesante contrazione delle importazioni di piastrelle in Russia, scese dagli 80 milioni mq del 2013 (anno record) a 73 milioni mq nel 2014 (-9,2%). A soffrire di questa battuta d'arresto, quasi tutti i maggiori Paesi esportatori, in primo luogo Ucraina e Cina; al contrario, Bielorussia e Germania risultano gli unici Paesi ad aver aumentato il proprio export verso la Russia.

Anche il consumo interno ha registrato una flessione (-3,9%) scendendo a 222 milioni mq. In un mercato divenuto così complesso per i fornitori stranieri, la produzione nazionale ha visto crescere le proprie quote sulla domanda interna (il 67% nel 2014, contro un 33% assorbito dalle importazioni).

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