Ibstock batte le attese e vola a 513 milioni di sterline

Un’impennata dei ricavi (+26%) e del margine operativo (+36%) ha caratterizzato il 2022 del gruppo inglese del mattone confermando l’efficacia delle scelte strategie e del modello di business.

Joe Hudson

L’amministratore delegato di Ibstock Group, Joe Hudson, ha espresso ampia soddisfazione nel presentare gli ottimi risultati del bilancio 2022, ben superiori non solo ai livelli dell’esercizio precedente, ma anche a quelli pre-pandemia.

I ricavi del colosso inglese del mattone (40 stabilimenti produttivi sul mercato domestico e 3.000 dipendenti), sono saliti a quota 513 milioni di sterline, in crescita del 26% sui 409 milioni del 2021, mentre il margine Ebitda ha raggiunto i 140 milioni di sterline (+36%) superando ogni aspettativa, alla luce, peraltro, di un quarto trimestre contrassegnato da un sensibile calo della domanda.

Le brillanti performance riflettono l’efficacia del modello di business e delle strategie degli ultimi cinque anni durante i quali il gruppo ha puntato su investimenti, gestione disciplinata dei costi, efficienza operativa, qualità e sviluppo nei segmenti emergenti all’interno del settore delle costruzioni.

Hudson ha precisato che:

“Le sfide relative alla catena di approvvigionamento sono state ben gestite e l'impatto delle pressioni inflazionistiche sui costi, in particolare dell'energia, è stato mitigato attraverso il nostro dinamico approccio commerciale in entrambe le divisioni, laterizio e cemento”.

Ibstock Clay contribuisce per 369 milioni di sterline

Gli ottimi risultati economico-finanziari della divisione laterizi hanno confermato la solidità del business e il forte posizionamento sul mercato. Su base annua i ricavi sono cresciuti del 32% a quota 369 milioni di sterline (2021: 280 milioni) e l'Ebitda rettificato è aumentato del 40% a 127 milioni di sterline (2021: 91 milioni).

Per la business unit le condizioni di mercato sono state positive per la maggior parte dell’anno, confermando la resilienza del comparto residenziale (nuove costruzioni e RMI) con volumi complessivi in linea con l'anno precedente, salvo manifestare un certo indebolimento verso la fine del 2022 a causa dell’incertezza macroeconomica e dell’aumento dei tassi di interesse che hanno frenato la fiducia dei consumatori.

Nel corso dell’anno sono proseguiti i lavori sui siti di Atlas e Aldridge che, a fine 2023, aggiungeranno oltre 100 milioni di mattoni/anno alla capacità produttiva totale con l’intera gamma Atlas certificata carbon neutral. In progress anche le operazioni inerenti alla nuova fabbrica per la produzione di brick slip, una struttura, del valore di 8 milioni di sterline, che sarà implementata nei prossimi 12 mesi e che, a regime, potrà contare su produzione pari a 17 milioni di pezzi/anno. A questa si affiancherà anche la fabbrica di Nostell, anch’essa dedicata ai listelli in laterizio, operativa a partire dal 2024.

Notevoli i progressi sul fronte della ricerca di materie prime sostenibili. Nella seconda metà dell’anno il gruppo ha commissionato un impianto pilota per la produzione di argilla espansa, un materiale leggero con molteplici utilizzi nel settore delle costruzioni, difficilmente reperibile sul mercato. Parallelamente è proseguito il progetto sull’argilla calcinata, valido sostituto al cemento con un basso tenore di carbonio. Le due iniziative sono saldamente ancorate agli ambiziosi piani ESG del Gruppo che durante il 2022 ha raggiunto un prestigioso traguardo cuocendo i primi mattoni con gas sintetico proveniente da rifiuti. Il progetto è stato finalizzato in collaborazione con un partner strategico e con il sostegno finanziario di Innovate UK, l'agenzia per l'innovazione del Regno Unito.

Bene anche la divisione concrete che ha generato ricavi per 144 milioni di sterline (+12% sul 2022) e un margine Ebitda di 24 milioni (+9%).

Ibstock Futures per supportare la crescita

Tutte le operazioni vengono gestite da Ibstock Futures, la business unit lanciata nel 2021 con lo scopo di cogliere nuove opportunità di crescita in nuovi settori emergenti nell’ambito delle costruzioni in UK. A supporto dell’espansione futura anche il recente annuncio del nuovo Centro di Innovazione nel West Midland che entrerà in funzione nel secondo trimestre 2023 fornendo una piattaforma all’avanguardia per tutte le attività di ricerca e sviluppo di nuovi prodotti.

Outlook sul 2023

Per la prima parte del 2023 Ibstock prevede condizioni di mercato perlopiù modeste, in linea con il quarto trimestre 2022 ma, a seguire, attende un miglioramento supportato dalla crescita della domanda.

“La solidità del gruppo ci permette di proseguire fiduciosi per raggiungere crescite significative nel medio termine” – ha concluso il CEO – “Siamo inoltre ben coperti dal punto di vista energetico con l’80% del fabbisogno garantito per il primo semestre e il 65% per l’intero anno. Ci accompagna la convinzione che il mercato delle costruzioni continuerà ad evolversi, adottando processi, pratiche e prodotti sempre più digitali e sostenibili.”

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