L'industria indiana dei sanitari

Con una capacità produttiva installata già superiore ai 40 milioni di pezzi/anno, l’India è il secondo maggiore produttore mondiale di sanitari. In Gujarat il 75% della produzione.

Con una capacità produttiva installata già superiore ai 40 milioni di pezzi/anno, l’India è il secondo maggiore produttore di sanitari al mondo dopo la Cina.

Come già accaduto per il settore delle piastrelle ceramiche, il grande sviluppo della produzione di sanitari si è concentrato in Gujarat, che in pochi anni ha raggiunto una capacità produttiva intorno ai 30 milioni di pezzi/anno, pari a circa il 75% della produzione nazionale. I due maggiori produttori indiani di sanitari, Parryware India e Hindustan Sanitaryware Industries Limited (HSIL), operano invece altrove.

Parryware India è la filiale indiana del gruppo Roca, il maggiore produttore mondiale di sanitari, che ne ha assunto interamente il controllo nel 2011. L’azienda dispone di 4 stabilimenti produttivi con una capacità totale pari a 6,3 milioni di pezzi/anno, di cui 800mila pezzi nella struttura di Rapinet (Tamil Nadu), 2,4 milioni a Perundurai e altrettanti a Dewas (Madhya Pradesh), e 700mila pezzi ad Alwar (Rajasthan).

Hindustan Sanitaryware Industries Limited (HSIL) dichiara una capacità annua di 3,8 milioni di pezzi, installata nei due stabilimenti di Bibinagar (Telengana) e Bhahdurgarh (Haryana); nel 2018 ha realizzato una produzione effettiva di 3,3 milioni di pezzi. La multinazionale emiratina RAK Ceramics ha scelto invece l’Andhra Pradesh, più precisamente la città di Samalkot, per i suoi impianti di piastrelle (30.000 mq/giorno) e sanitari (3.000 pezzi/giorno). In Gujarat opera la maggior parte degli altri protagonisti dell’industria dei sanitari.

A Mehsana sorge l’impianto di Cera Sanitaryware, terzo maggiore produttore indiano con una capacità produttiva annua di 3,3 milioni di articoli di fascia media e premium. Nel distretto di Kutch, a Bhachau, si trova lo stabilimento di Jaquar, un importante gruppo operante nel settore della rubinetteria e altri accessori per l’arredobagno, che è entrato nel comparto dei sanitari nel maggio 2017 con l’acquisizione di Euro Ceramics per circa 15,5 milioni di dollari. La capacità produttiva annua dell’impianto è stata ampliata nel 2018 da 1,2 a 1,8 milioni di articoli che si collocano nella fascia medio-alta, sviluppati in collaborazione con diversi studi di design.

Lo stabilimento di Kohler India (1,5 milioni di pezzi/anno) è situato invece a Jhagadia, dove nel 2018 è stato inaugurato un modernissimo Centro Tecnologico che funge da incubatore di idee, vetrina per le ultime novità produttive e centro didattico sul processo di produzione dei sanitari.

Ha sede in Gujarat anche la filiale indiana della tedesca Duravit. Duravit India ha avviato il suo primo stabilimento nel 2010 a Tarapur, dove produce circa 200mila pezzi/anno di sanitari di grandi dimensioni, con una capacità potenziale che potrebbe raggiungere le 500 mila unità. Altro colosso dei sanitari che ha scelto il Gujarat per la sua attività in India è il gruppo giapponese Toto che, per il modernissimo stabilimento di Halol, avviato nel 2014, ha stanziato 6 miliardi di Yen (circa 49 milioni di Euro), l’investimento più elevato realizzato dal gruppo nell’Asia meridionale.

L’impianto di Toto India è stato progettato con una capacità iniziale di 500mila pezzi/anno, ma con possibilità di ulteriore espansione. La produzione è destinata sia al mercato interno che all’esportazione.

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