Geberit cresce nonostante la crisi
Il nuovo rialzo del quarto trimestre consente a Geberit di chiudere il 2020 con ricavi in crescita, al netto delle differenze di cambio. Ebitda previsto intorno al 31%.
Geberit, il colosso svizzero dei sanitari e accessori per il bagno quotato al SIX Swiss Exchange, ha chiuso il 2020 con ricavi pari a 2.986 milioni di franchi svizzeri, in calo del 3,1% sul 2019, ma in crescita dell’1,3% al netto delle differenze di cambio che hanno pesato per 136 milioni di franchi. Al risultato ha contribuito un nuovo rialzo dei ricavi nel quarto trimestre dell’anno (+3,2% in franchi e +6,8% in valute locali), che segue il +8,5% registrato nel terzo.
Il positivo sviluppo delle vendite da un lato e i risparmi conseguiti dall’altro (minori costi per marketing e trasferte e per le materie prime) si sono tradotti in un netto miglioramento delle marginalità, con un Ebitda previsto intorno al 31%.
L’impatto della pandemia e delle conseguenti restrizioni dell’attività edilizia nei vari Paesi durante la primavera ha inciso sull’andamento complessivo delle vendite nei vari mercati. Bene in Germania (+7,3%), Austria (+5%), Svizzera (+4,1%), Europa Orientale (+3,2%) e Paesi Nordici (+2,9%); hanno invece chiuso in flessione i mercati di Regno Unito e Irlanda (-15,7%), Penisola Iberica (-10,9%), Italia (-8,3%) e Francia (-6,9%), mentre l’area Benelux si è mantenuta sui livelli 2019. Negativi i risultati conseguiti anche in area Medio Oriente/Africa (-14,1%) e Far East/Pacifico (-7,2%), mentre sono cresciute in America (1,7%).
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