Geberit batte le attese malgrado le condizioni avverse
Il gruppo svizzero ha chiuso i primi 9 mesi dell’anno con ricavi netti in crescita a 2,4 miliardi di franchi.
Geberit, tra i maggiori produttori mondiali di sanitari e soluzioni per il bagno, ha chiuso i primi nove mesi del 2024 con risultati superiori alle attese. Nonostante il contesto estremamente difficile, con il settore delle costruzioni in forte calo e gli effetti valutari sfavorevoli, i volumi di vendita della multinazionale svizzera sono leggermente cresciuti e la redditività operativa è rimasta a livelli elevati. In franchi svizzeri, il fatturato netto è aumentato dello 0,4% a 2,4 miliardi CHF, (+3,1% al netto degli effetti valutari). Il flusso di cassa operativo (EBITDA) ha raggiunto 754 milioni CHF (+0,7%, o +4,6% rettificato) con un margine al 31,4%, cresciuto di 10 punti base. Allo stesso tempo, l’utile netto è sceso del 3,1% a 501 milioni di franchi (+1,3% rettificato), gravato da un’aliquota fiscale significativamente più elevata a causa della tassazione minima OCSE in vigore dal 2024.
In generale, il calo della domanda di mercato è stato compensato dal rifornimento degli stock presso i grossisti nella prima metà dell'anno, a cui è seguito un terzo trimestre piuttosto dinamico: tra luglio e settembre il giro d’affari ha raggiunto 762 milioni CHF, con un incremento del 4,7% rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente (+6,2% al netto degli effetti di cambio).
Complessivamente, i risultati del gruppo hanno beneficiato della riduzione dei costi dei materiali, ma sono stati penalizzati dall'elevata inflazione salariale in molti paesi. Nel corso dell’anno, Geberit ha realizzato investimenti sia per progetti di digitalizzazione e IT, sia per rafforzare la sua posizione di mercato; tra questi ultimi figurano varie iniziative in mercati in via di sviluppo selezionati, il lancio di nuovi prodotti e le celebrazioni per il 150° anniversario.
Vendite per aree di mercato e di prodotto
I mercati europei hanno continuato ad essere i più colpiti dal calo della domanda. Ciò nonostante, al netto degli effetti valutari, nei 9 mesi, le vendite di Geberit in Europa sono aumentate del +2,2%. Crescite superiori alla media sono state ottenute in Europa orientale (+9,9%), Italia (+6,3%), Benelux (+3,5%) e Germania (+3,3%). In terreno positivo anche l’Austria (+0,5%). Al contrario, sono risultate in flessione le vendite in Svizzera (-0,4%), Europa occidentale (-1,4%) ed Europa settentrionale (-4,3%).
Al di fuori dell'Europa, ottimo l’andamento in Medio Oriente/Africa (+19,1%), buono in America (+3,3%) ed Estremo Oriente/Pacifico (+3,2%).
Per quanto riguarda le aree di prodotto, tutti e tre i segmenti di business del gruppo svizzero hanno chiuso in positivo: la divisione Bathroom Systems a +1,7%, Piping Systems a +2% e Installation & Flushing Systems a +5,1%.
Prospettive per l'intero 2024
In Europa il settore delle nuove costruzioni chiuderà il 2024 con segno negativo (-3% le concessioni edilizie nel primo semestre dell’anno): i cali più marcati si registrano in Nord Europa, Germania e Austria, contrapposti ad un andamento più positivo in Svizzera, grazie a un’inflazione e a tassi d’interesse più bassi. Diverse, invece, le previsioni per il settore delle ristrutturazioni, che rappresenta circa il 60% delle vendite di Geberit e che sta mostrando uno sviluppo più solido. Secondo il management del gruppo, il taglio dei tassi d'interesse e la tendenza del mercato a orientarsi verso standard sanitari più elevati, dovrebbero comunque stimolare positivamente la domanda.
Nei mercati extraeuropei in cui è attivo, il gruppo svizzero prevede una forte domanda in India, nella regione del Golfo e in Egitto, mentre si attende un calo in Cina.
In questo scenario, il management di Geberit prevede una chiusura dell’esercizio 2024 con ricavi in crescita dell'1-2% (in precedenza era stabile) e un margine EBITDA di circa il 29,5% (in precedenza circa il 29%).
Il Gruppo Geberit conta 26 stabilimenti di produzione, di cui 22 in Europa, e occupa circa 11.000 dipendenti in una cinquantina di paesi. Quotato alla Borsa svizzera (SIX Swiss Exchange), ha chiuso il 2023 con un fatturato netto di 3,1 miliardi di franchi svizzeri.
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