Le previsioni 2016 per l'industria italiana delle piastrelle

L’Assemblea Annuale di Confindustria Ceramica ha offerto l’occasione per anticipare le previsioni sull’andamento dell’industria italiana produttrice di piastrelle nel biennio 2016-2017.

Secondo l’Osservatorio Previsionale realizzato da Prometeia, il 2016 potrebbe vedere un ulteriore consolidamento della crescita registrata nel 2015, con vendite sul mercato domestico finalmente in positivo (+2,7%) e un export in ulteriore aumento (+3,6%), soprattutto grazie alla domanda proveniente dai Paesi NAFTA, Far East, Paesi del Golfo e Balcani. Anche la produzione nazionale è stimata in crescita del 3,8%.

Su tutto ciò pesano, però, tensioni internazionali che potrebbero inficiare le previsioni come l’indebolimento del dollaro, il maggior costo del petrolio, un PIL mondiale in rallentamento e l’annunciato rialzo dei tassi di interesse negli Stati Uniti.

A tutto ciò si aggiungono altri temi scottanti che l’industria delle piastrelle italiana si trova ad affrontare, come rilevato dal presidente di Confindustria Ceramica Vittorio Borelli: “Il primo punto nella nostra agenda internazionale è mirato all’azione antidumping sulle importazioni cinesi in Europa ed in tal senso abbiamo accolto con grande favore la recente votazione plebiscitaria del Parlamento Europeo contro il MES alla Cina. Ora non dobbiamo abbassare la guardia sino alla decisione finale dell’Unione Europea attesa per fine anno”.

Altro nodo centrale rilevato dal presidente è quello relativo al costo dell’energia su cui bisognerà intervenire in fretta per sbloccare gli sgravi fiscali già previsti per le imprese energivore. A tale proposito Borelli si è espresso anche sul tema della cogenerazione, tecnologia dalle chiare valenze ambientali e di competitività, purtroppo oggetto di interventi normativi confusi che mettono in seria difficoltà gli impianti già operativi e bloccano gli investimenti futuri.