Piastrelle italiane: primo trimestre in crescita

L’annuale conferenza stampa di Confindustria Ceramica sulla presentazione dei dati di settore, tenuta dal presidente Franco Manfredini mette in evidenza il braccio di ferro che l’intero comparto ceramico sta sostenendo contro la pesante morsa della crisi internazionale.

Il 2010 registra, nel primo trimestre, una crescita attorno al 2% sia in termini di volumi sia di valori, in cauta e positiva controtendenza rispetto al 2009. Tale dato è indicativo dell’impegno profuso da parte del comparto ceramico verso un processo di ristrutturazione aziendale e settoriale che rispecchi maggiormente i nuovi scenari di mercato.

L’export del primo trimestre 2010 ha raggiunto i 69,5 milioni mq (+1,71%) per un fatturato complessivo di 804,8 milioni di euro (+1,93%). I mercati in crescita sono soprattutto quelli extra UE: Asia (+25,1% in volume e + 31,1% in valore ) e USA (+18,69% in volume e +7,94 in valore) in primis, dove la ripresa economica si è riflessa anche nell’ambito immobiliare. Segno positivo anche per Oceania e Australia che registrano complessivamente un +25,27%, anche se molto minore è l’incidenza sul totale dell’export (in volume e valore).

In flessione i mercati comunitari: 40,2 milioni di mq, cioè -4,3%, in volume, e 481,2 milioni di euro (-2,8%) in valore. Restano praticamente stabili sia i mercati di maggior consumo di ceramica italiana (Francia -3,5%; Germania -1,8%) sia minori come Gran Bretagna (-1,6%) o Spagna dove, le seppur limitate esportazioni italiane, sono addirittura cresciute (+4,5%).

Numerose le iniziative di Confindustria Ceramica per il 2010 destinate a supportare la ripresa del comparto: oltre a sostenere gli investimenti in Ricerca e Sviluppo, a concordare le migliori condizioni a favore della competitività (azioni per la riduzione dei costi dell’energia, interventi sul piano casa, semplificazione degli iter burocratici per le nuove aziende, ecc), è in atto un’importate campagna promozionale sul prodotto ceramico made in Italy.