Riparte l'export della piastrella italiana
Si parla di timido risveglio, di leggera ripresa, nel settore della piastrella italiana che, nel primo trimestre 2010, ha visto l'export crescere del 1,7%. Il dato, proveniente dalle prime stime di Confindustra Ceramica e pubblicate in anteprima dal Sole 24ore Centro Nord (i dati ufficiali saranno presentati a giorni), seppur modesto, è indicativo di una ripresa del comparto ceramico, complice anche la caduta dell'euro sul dollaro che ha favorito le esportazioni. Il segno "+", appare ancora più confortante se si pensa che, dal punto di vista climatico, i primi 3 mesi dell'anno non sono stati per nulla favorevoli all'attività dei cantieri.
Il boom dell'export si è registrato verso gli U.S.A. (+18,5%) mentre sono peggiorate le vendite verso la Germania (-1,5%). Ben altri numeri, se confrontati con il 2009, dove si verificava un -19,6% per l'export e un -19,4% per le vendite totali, pari a 286 milioni di metri quadrati di piastrelle.
Fiducioso Franco Manfredini, Presidente di Confindustria Ceramica, che definisce il momento non tanto come una crisi del settore, ma piuttosto come una caduta della domanda nelle principali aree di esportazione che ha fatto precipitare le vendite.
Atteggiamenti positivi anche tra gli imprenditori che contano in un recupero di quanto perso l'anno scorso, atteggiamento avallato anche dalle stime proiettate verso il secondo trimestre dell'anno che dovrebbero confermare la ripresa.
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