Cersaie 2021, successo oltre le attese
Quasi 63.000 operatori, di cui 24.000 stranieri, hanno visitato Cersaie 2021. Grande soddisfazione per i 623 espositori
Che dopo due anni dall’ultima edizione ci fosse una gran voglia di Cersaie tra tutti gli operatori della filiera – dall’industria al mercato – lo si è toccato con mano appena varcati i cancelli della fiera di Bologna nella giornata inaugurale del salone, lo scorso 27 settembre. Stand affollati già dal mattino del primo giorno non si vedevano ormai da molti anni. Un segnale importante per le 623 aziende che hanno creduto nell’importanza di tornare in fiera nonostante l’incertezza e i timori su un’affluenza che, quest’anno, non avrebbe potuto essere molto più che europea, date le perduranti difficoltà collegate alla pandemia soprattutto per gli spostamenti intercontinentali.
Al termine dei cinque giorni di manifestazione, il bilancio del più importante Salone internazionale della ceramica per l’architettura e dell’arredobagno è stato più che positivo, decisamente superiore alle aspettative: 62.943 visitatori (il 56% rispetto ai numeri dell’edizione 2019), di cui 38.924 italiani e 24.019 dall’estero (il 38% del totale).
A loro volta, i clienti giunti a Bologna hanno potuto contare su un’offerta espositiva di qualità in termini di allestimenti e novità di prodotto, oltre che ampia e completa: nei 15 padiglioni occupati (150.000 metri quadrati di superficie complessiva) hanno esposto 361 aziende del comparto piastrelle di ceramica, 87 dell'arredobagno, 175 dei settori posa, materie prime, nuove superfici e servizi. Non è mancata anche una forte presenza internazionale, con 238 espositori esteri (il 38% del totale), provenienti da 28 paesi, Spagna in testa.
“Sono convinto che gli investimenti fatti dagli espositori di Cersaie 2021 abbiano avuto il miglior ritorno possibile da una fiera che ha confermato la propria importanza nazionale ed internazionale presso i distributori, gli architetti, i posatori, gli operatori del real estate”, ha dichiarato Giovanni Savorani, Presidente di Confindustria Ceramica, che ha aggiunto: “il mercato della ceramica registra da diversi mesi una buona congiuntura sui diversi mercati, grazie alle caratteristiche di salubrità, igienicità e sostenibilità ambientale intrinseche ai materiali e ad una crescente attenzione verso la qualità abitativa”.
A conferma di una domanda internazionale nuovamente frizzante, l’industria italiana delle piastrelle ceramiche ha chiuso il primo semestre del 2021 con un incremento delle vendite del 12,3% rispetto ai livelli pre-pandemia del primo semestre 2019 (+10,7% sul mercato interno e +12,6% sui mercati internazionali). “Una prima ragione – ha ricordato Savorani - è proprio il nuovo modo di vivere gli spazi abitativi e lavorativi, che ha stimolato lavori di ristrutturazione e ammodernamento”.
Con 148 aziende e circa 22.000 dipendenti diretti, l’industria ceramica italiana raggiunge un fatturato annuo di 5,2 miliardi di euro di cui oltre l’85% derivante dell’export, con circa la metà delle esportazioni destinate a mercati UE.
La piastrella Made in Italy si conferma leader nel commercio internazionale in valore, grazie al 31% delle quote, seguita da Cina (al 20%) e Spagna (al 17%).
La prossima edizione di Cersaie si terrà a Bologna dal 26 al 30 settembre 2022.
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