Laminam, modello di business vincente

Ricavi a 110 milioni di euro (+30% sul 2017). In forte progresso la domanda di lastre ceramiche Laminam sia all’estero che in Italia (+20%). Ottime prospettive di sviluppo in Cina e in Russia.

Nel panorama dei produttori di materiali per edilizia, i risultati di Laminam continuano a sorprendere.  Per l’azienda di Fiorano Modenese specializzata nella produzione di lastre ceramiche di grande formato (1000x3000 mm con spessore 3 e 5.6 mm e 1620x3240 mm con spessore 5.6, 12 e 20 mm), gli ultimi tre esercizi si sono chiusi con tassi di crescita del 36% (nel 2016), del 25% (nel 2017) e del 30% l’anno scorso, quando si sono toccati i 110 milioni di euro di fatturato.

In forte espansione sia i mercati internazionali, da cui proviene l’80% del fatturato, sia le vendite sul mercato italiano, cresciute nel 2018 del 20%. Al punto che le quattro linee produttive in funzione a Fiorano, l’impianto di Borgotaro sulle colline parmensi e quello in Russia avviato due anni fa quasi non bastano più per soddisfare una richiesta di mercato in crescita esponenziale, sia nel segmento architettura che in quello dell’arredamento, ormai equivalenti in termini di ricavi.

Quasi saturo e pronto per un prossimo raddoppio della linea è proprio lo stabilimento Laminam Russia, che, come conferma l’AD Alberto Selmi, già nel suo secondo anno di attività ha contribuito in modo importante ai risultati del gruppo chiudendo l’esercizio con Ebitda e utile operativo positivi.

Ottime prospettive di crescita vengono anche dalla Cina, dove l’anno scorso le vendite sono raddoppiate. Qui, per garantire un migliore presidio del mercato, è stata creata una joint venture commerciale con il distributore locale e “se il trend di crescita dei prossimi anni dovesse mantenersi a questi livelli elevati - afferma Selmi - non è esclusa l’ipotesi di valutare anche un investimento produttivo”.

Leggi l’intervista completa ad Alberto Selmi pubblicata su Ceramic World Review 130/2019