Indian Ceramic Tile Exports 2023
Il nuovo studio MECS analizza l’export indiano di piastrelle ceramiche tra il 2014 e il 2023: volumi, valore, prezzi medi nei 139 mercati di destinazione e due inediti approfondimenti sull’export di gres porcellanato e sulla presenza globale dei 30 maggiori esportatori indiani.
Paola Giacomini
Nell’arco di un decennio l’industria indiana delle piastrelle di ceramica si è imposta all’attenzione degli operatori del settore a livello globale per lo sviluppo incredibilmente rapido delle sue esportazioni, in crescita costante in tutti i continenti. Un’attività, peraltro, che fa capo non tanto ai brand storici e consolidati dell’industria ceramica indiana, quanto piuttosto al fitto sistema di imprese del distretto ceramico di Morbi in Gujarat.
Due numeri danno la misura di quanto l’India sia divenuta un protagonista – se non “il” protagonista – del commercio internazionale di ceramica negli ultimi anni: nel 2013, l’India esportava ancora appena 55 milioni mq di piastrelle ed era il 9° maggiore paese esportatore nel mondo; nel 2023, ha raggiunto i 589,5 milioni mq (oltre la metà al di fuori dell’Asia) posizionandosi al 2° posto a livello mondiale. Il sorpasso sulla Cina, atteso dagli osservatori già nel 2023, probabilmente è solo rimandato, data la minima distanza che separa ormai i due maggiori esportatori mondiali.
Alla luce di un’espansione così impetuosa e all’apparenza inarrestabile diventa imprescindibile analizzare in modo più approfondito la portata e le caratteristiche della penetrazione indiana sui mercati internazionali.
Una fotografia dettagliata ci arriva dal nuovo report “Indian Ceramic Tile Exports 2023”, realizzato dal Centro Studi MECS/Acimac elaborando dati provenienti da fonti doganali e banche dati commerciali: 48 pagine di tabelle e grafici che descrivono non solo l’evoluzione, tra il 2014 e il 2023, di volumi, valori e prezzi medi dell’export indiano in ognuno dei 139 Paesi a cui è stato destinato, ma aggiungono anche due ulteriori approfondimenti, uno dedicato alle sole piastrelle in gres porcellanato e l’altro sui principali protagonisti dell’export indiano.
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L’espansione indiana è fuori dall’Asia
Nel 2023 le esportazioni indiane di piastrelle ceramiche hanno ampiamento recuperato la flessione registrata nel 2022 (unico anno di contrazione nella storia dell’industria ceramica indiana, imputabile alle conseguenze della crisi energetica e del forte aumento dei costi di trasporto). In volume si sono raggiunti i 589,5 milioni mq (+39,6% sul 2022), mentre i ricavi sono saliti a 2,25 miliardi di euro (+28,2%).
Anche l’anno scorso, i mercati asiatici hanno continuato ad assorbire la quota maggiore di export (il 42,3% dei volumi totali), ma è fuori dall’Asia che l’India ha registrato gli incrementi più consistenti: l’Africa è la seconda area di destinazione (+68,8% in volume e +45,5% in valore), seguita dal Nord America e Messico (65,4 milioni mq) e dall’Unione Europea dove si sono sfiorati i 60 milioni mq (+75%); più che raddoppiato l’export in Sud America e nell’Europa extra-UE.
La progressiva espansione su tutti i mercati globali risulta ancora più evidente dall’analisi dell’evoluzione decennale 2014-2023. Se nel complesso l’export indiano è cresciuto ad un tasso medio annuo composto del 21,5% (CAGR 2014/2023), quello in Asia è stato del +14,1%, contro un +93,5% in Nord America, +66% nei mercati dell’Europa extra-UE, +35,8% in Unione Europea, +25,7% in Africa e +22,4% in Sud America.
Anche in termini di valore, la progressione è stata costante anno dopo anno, con ricavi passati dai 325 milioni di euro nel 2014 ai 2,25 miliardi di euro nel 2023 (CAGR 2014/2023: +24%). E anche in questo caso, l’incremento maggiore è avvenuto in area NAFTA (CAGR 2014/23: +91,7%), in Unione Europea ed Europa extra-UE.
Peraltro, nel 2023 l’Asia è stata l’unica area a segnare una variazione negativa dell’export in valore rispetto al 2022 (-2,2%) pur generando il 40% dei ricavi totali. Quasi un quarto dei ricavi da export è stato generato in Europa (UE+Europa extra-UE), mentre Africa e Nord America hanno pesato rispettivamente per il 15,5% e il 13%.
I prezzi medi
Nel 2023 il prezzo medio delle piastrelle esportate dall’India si è fermato a 3,8 euro/mq, in calo in tutte le aree di destinazione. Evidenti le differenze tra le varie aree geografiche: il range va dai 2,9 euro/mq dell’Africa agli oltre 4,5 euro/mq in Nord America ed Unione Europea, ai 5,3 euro/mq nei mercati dell’Europa extra-UE.
Tuttavia, lo studio MECS rivela una sostanziale stabilità tra il 2014 e il 2021 (sui 3,1-3,2 euro/mq), a cui è seguito un picco nel 2022 a 4,2 euro/mq e un nuovo calo nel 2023 a 3,8 euro/mq (-8,2%). Il continente americano (nord e sud) è l’unico ad aver registrato una variazione negativa del prezzo medio di vendita nell’arco del decennio.
Quasi tutti in crescita i 139 mercati di destinazione
Su un totale di 139 paesi cui l’India ha destinato le sue esportazioni nel 2023, solo 21 hanno segnato una flessione dei volumi esportati. Tra questi, l’Arabia Saudita (-26%), scesa dal 4° al 10° posto tra i maggiori mercati di esportazione per l’India.
In generale, nel 2023 la classifica dei maggiori paesi di destinazione delle piastrelle indiane ha subito diverse variazioni rispetto all’anno precedente. La top 10 è rimasta guidata dagli USA, gli Emirati Arabi sano saliti al secondo posto, l’Iraq è sceso al terzo, mentre il Messico ha conquistato la quarta posizione grazie ad un incremento del 128% delle vendite. Più che raddoppiate in un anno anche le esportazioni verso Russia (+127,7%), Israele (+145,6%) e Sud Africa (+123%), ora rispettivamente in sesta, settima e nona posizione.
Il prezzo medio di vendita più alto registrato dall’India nel 2023 riguarda l’export in Turchia (8,5 euro/mq) e nel Regno Unito (7,6 euro/mq); quello più basso (2,1 euro/mq) accomuna diversi paesi africani.
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L’export di gres porcellanato
Interessante l’analisi offerta da MECS relativa a “cosa” si esporta dall’India. Si scopre così che i materiali in gres porcellanato hanno coperto quasi il 72% dell’export indiano di piastrelle ceramiche nel 2023: 423 milioni mq, in aumento del 48% sui 286 milioni del 2022. L’export di gres porcellanato ha generato ricavi pari a 1,82 miliardi di euro, pari all’80% del fatturato totale export dell’India, e in crescita del 34,3% sul 2022. Il prezzo medio di questa tipologia si è fermato a 4,3 euro/mq (in calo dai 4,7 euro/mq del 2022).
I maggiori mercati esteri del porcellanato indiano sono, nell’ordine, USA, Messico, Emirati Arabi, Russia e Israele, allineati su un prezzo medio tra i 4 e i 5 euro/mq; il Regno Unito (10° mercato estero) ha registrato un prezzo medio di 7,9 euro/mq.
Numerosi i mercati in cui il gres porcellanato ha rappresentato oltre il 90% dell’import dall’India, con punte del 98% in Russia e di quasi il 100% in Egitto.
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I 30 maggiori esportatori indiani
Ma chi sono i principali protagonisti dell’espansione del “made in India” nel mondo? Lo studio MECS fornisce la classifica dei primi 30 esportatori, per lo più aziende con sede nel distretto ceramico di Morbi, ordinati per fatturato derivante dalla sola attività esportativa nel biennio 2022-2023.
La graduatoria 2023 è guidata da Icon Granito (51 milioni di euro di fatturato estero), seguito da Comet Granito, Lavish Granito, Sunshine Tiles Company e Itaca Ceramic, tutti con ricavi export tra i 43 e 45 milioni di euro. Molto interessante è anche scorrere l’elenco dei primi tre mercati esteri di ciascun player e scoprire quanto sia alto il livello di diversificazione delle principali destinazioni dei primi 30 esportatori, sebbene Messico, USA e Russia ricorrano con più frequenza.
Una conferma si ritrova anche nell’analisi dei 5 best performer indiani per ciascuno dei dieci maggiori mercati esteri dell’India: USA, UAE, Iraq, Mexico, Russia, UK, Israele, Kuwait, Arabia Saudita e Oman. In generale, in ciascun mercato spiccano 5 top player diversi. Rarissime le eccezioni, tra cui Icon Granito che è primo in Messico e Russia e secondo in UK.
Infine, per ciascun Paese, l’analisi MECS indica il grado di “contendibilità” tra gli stessi concorrenti indiani. Scopriamo, ad esempio, che nel 2023 il mercato meno “contendibile” dagli altri esportatori indiani è stato l’Arabia Saudita, dove i 5 best performer hanno realizzatoo il 66% dell’export totale indiano in valore. Al contrario, tra i mercati più aperti alla presenza di più player indiani ci sono il Regno Unito, gli Emirati Arabi Uniti e l’Oman.
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