L'industria delle costruzioni in Nord Africa: Egitto
In Egitto la situazione sembra essersi normalizzata dopo le elezioni presidenziali del maggio 2014. La stessa Moody's, a ottobre, ha cambiato le prospettive sul rating dei Titoli di Stato egiziani da negativo a stabile.
Già l'anno scorso il Paese ha conosciuto una ripresa dei consumi privati (+4,9% il dato tendenziale del terzo trimestre 2014) e pubblici (+8,8%), nonché un nuovo slancio dell'export (+15%), e il PIL ha registrato un +6,8% nel terzo trimestre (contro il 2,1% medio del 2013).
Ora il Paese punta al ritorno alla crescita a ritmi più sostenuti grazie al rilancio del commercio e agli investimenti diretti esteri.
Se tra il 2009 e il 2013, nonostante i disordini del 2011, sono confluiti in Egitto 22 miliardi di euro di investimenti diretti (di cui 3,7 miliardi provenienti dall'Italia), per la ripresa dell'economia il Governo egiziano intende varare un importante piano di investimenti che attiri i capitali esteri soprattutto da Arabia Saudita, Kuwait, Emirati Arabi e Russia.
Tra i principali settori in cui il Governo intende investire, in primo luogo vi è quello dei grandi progetti infrastrutturali. Tra i 15 megaprogetti (del valore complessivo di 100 miliardi di dollari), il principale riguarda lo sviluppo regionale di Suez: oltre ai lavori già avviati per l'allargamento della via d'acqua, è prevista la costruzione di porti, zone industriali e centri logistici lungo tutta l'area del canale, con l'obiettivo di renderlo non solo un punto di transito, bensì un centro importante per il commercio mondiale.
Notevoli investimenti sono previsti anche nel settore dell'edilizia residenziale, con la costruzione di un milione di unità abitative nei prossimi cinque anni a favore delle fasce medio-basse della popolazione, finanziata sia dalla Banca Centrale Egiziana che da investitori provenienti dall'area del Golfo. La prima fase del programma riguarda la costruzione di 120.000 abitazioni che saranno consegnate entro il 2017, per un valore di 40 milioni di dollari. Secondo il Governo, l'intero programma dovrebbe concludersi entro il 2020 con una superficie costruita di 160 milioni di mq.
Investimenti significativi, soprattutto nell'area costiera del Mediterraneo, sono previsti nel settore energetico: 17 progetti sono già in cantiere, sia per accrescere la produzione nazionale, sia per raggiungere la soglia del 20% di energia verde entro il 2020, obiettivo per cui è stato stanziato un miliardo di euro.
Nelle grandi città l'attività edilizia riguarderà soprattutto la realizzazione di centri commerciali, musei, ospedali. Al Cairo, ad esempio, è in costruzione il Mall of Egypt (maxispazio da 165.000 mq dedicato allo shopping) ed è stata annunciata la realizzazione di un centro polifunzionale (tempo libero, istruzione, servizi medici) a ridosso dell'aeroporto internazionale.
Nel settore sanitario il progetto di maggior rilievo sarà la costruzione dell'Egyptian American Medical Centre, un centro oncologico multidisciplinare avanzato da 38.000 mq su cinque piani e 90 milioni di dollari di investimento.
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