Nuova indagine di mercato sulla produzione ceramica cinese
Lo studio intitolato “The Ceramic Production in the People Republic of China”, vuole essere un aggiornamento di quello già realizzato nel 1999, reso necessario dalla rapidità dei cambiamenti della struttura industriale e produttiva in Cina, dal 1993 maggior produttore mondiale di ceramica.
Alla presentazione, in programma alle ore 14 presso il Michelangelo Business Center (viale Virgilio 52/E), interverrà Calven Luo, direttore generale della Topview Consulting, che descriverà i contenuti della ricerca consegnata ai partecipanti.
L’indagine parte infatti da un’accurata disamina della disponibilità di materie prime, per tipologia e zona di estrazione. Segue la fotografia macroeconomica dell’industria ceramica (volume della produzione, fatturato, import-export, distretti produttivi, dotazioni tecnologiche) che include anche la rassegna dei principali produttori locali di piastrelle e sanitari e un “case study” sulla Eagle Brand Holding.
La ricerca fornisce inoltre informazioni e suggerimenti sull’accesso al mercato (distribuzione e ricerca dei partner, canali di comunicazione, concorrenza, ecc.), oltre alle previsioni di ulteriore sviluppo dell’industria ceramica locale.
Il convegno è aperto al pubblico e gratuito. La presentazione avverrà in lingua inglese con traduzione simultanea in italiano. Per informazioni e preadesioni contattare la segreteria organizzativa (Tania Mezzetti, tel. 059/826268, email: [email protected] )
Negli approfondimenti una breve scheda sull’industria ceramica cinese.
Nel 2002 il valore della produzione ceramica cinese ha raggiunto i 66,5 miliardi di RMB (circa 6,8 miliardi di euro), con un incremento del 13,3% sul 2001.
Quasi la metà (47%) è realizzata dall’industria produttrice di piastrelle, seguita dal stoviglieria (24%), sanitari (21%), ceramica tecnica e artistica (8%).
A livello produttivo, nel 2002 la Cina ha prodotto 1.868,5 milioni di metri quadrati di piastrelle, 485.400 tonnellate di sanitari e 16.470 milioni di pezzi di stoviglieria in ceramica.
Nel solo comparto della produzione di piastrelle e sanitari si contano circa 3.500 aziende, di cui solo un migliaio con un fatturato oltre i 500.000 euro.
La difficoltà di censimento di questa industria deriva infatti dalla sua estrema frammentazione, con centinaia di piccole imprese che complessivamente rappresentano il 54% della produzione di piastrelle (1 miliardo di mq su 1,86 miliardi).
Il livello qualitativo dei prodotti ne è una conseguenza diretta, con solo il 20% della produzione (pari comunque a 374 milioni di metri quadrati) che può fregiarsi dell’etichetta “alto di gamma”. Una quota, comunque, destinata a crescere progressivamente seguendo la tendenza degli ultimi 10 anni.
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