Comparto del taglio

28/10/03 - Il comparto del taglio è costituito da circa 83 imprese, di dimensioni minori rispetto a quelle del decoro, che occupano 1500 addetti con un fatturato di 150 milioni di euro.

Il campione analizzato nell'indagine è costituito da 11 imprese che rappresentano il 15% del totale e hanno realizzato un fatturato pari a 22 milioni di euro, con un aumento del 12% sul 2001 e una crescita attesa per l'anno in corso di altri 10 punti percentuali. Il 60% è stato realizzato con le imprese ceramiche, il resto con gli studi di decoro.
Tra le tipologie di prodotti tagliati crescono i mosaici e i pezzi speciali, rispettivamente 36 e 45% sul totale.

Le macchine più presenti nelle aziende del comparto sono quelle da taglio a tre teste seguite da quelle a due teste. Numerose anche quelle da taglio per pezzi speciali, le profilatrici e le bordatrici per becchi a civetta. In media ogni azienda utilizza sette macchine, una ogni tre addetti.

I problemi più sentiti dalle aziende del taglio fanno riferimento alla difficoltà di trovare manodopera specializzata (indicata dal 36% delle aziende come prima e seconda scelta), alla difficoltà a finanziare gli investimenti, ai tempi di consegna troppo stretti e a quelli di pagamento troppo lunghi.
Gli ordini troppo piccoli non sono più percepiti, invece, come un problema (27% delle risposte contro l'80% del 2000). Il limite allo sviluppo indicato più frequentemente dalle aziende del taglio è l'eccessiva concorrenza (55% delle aziende), seguito dalla reperibilità di figure professionali qualificate (45%), e dalla limitata dimensione dell'impresa (36%).

La ricerca, infine, svolge per queste imprese un ruolo meno importante. Solo il 27% del campione fa ricerca nell'ambito estetico e in quello delle caratteristiche del prodotto.

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