Macchine per ceramica: il fatturato 2016 vola oltre i 2 miliardi di Euro
Il trend di crescita dei costruttori italiani di macchine e attrezzature per ceramica non si arresta e, per il terzo anno consecutivo, registra incrementi nelle vendite generando un nuovo record storico di bilancio. Dopo il balzo del 2015 (+8%) che aveva portato il comparto a superare i livelli pre-crisi del 2007, il 2016 si chiude con un ulteriore incremento del 2,3%, portando il giro d’affari complessivo a quota 2.028 milioni di Euro. I dati, resi noti durante la Conferenza Stampa di Acimac del 22 giugno, confermano anche per lo scorso esercizio la forte incidenza dell’export pari al 76,3% dei ricavi complessivi, attestandosi a 1.546,4 milioni di Euro (+1,6% sul 2015). Per il quarto anno consecutivo aumentano le vendite anche sul mercato domestico, cresciute del 4,5% rispetto all’anno precedente (incidenza del 23,3% su totale del fatturato) per un valore di 481,3 milioni di Euro (+44% sul 2013). L’ottimo risultato è dovuto ai maggiori investimenti realizzati dai produttori italiani grazie alle misure sugli iper-ammortamenti introdotte dal ministro Carlo Calenda.
“I risultati raggiunti a fine 2016 - ha dichiarato il Presidente di Acimac Paolo Sassi - confermano la leadership delle nostre aziende e la tenuta di un sistema industriale capace di presidiare tutti i mercati mondiali con innovazioni tarate sulle specifiche delle diverse tipologie di clienti e che cavalcano le più attuali logiche 4.0”.
- I mercati di sbocco
Le vendite oltre confine hanno rivelato la maggiore dinamicità dell’Unione Europea che si posiziona al primo posto (seconda nel 2015) nella classifica dell’export, realizzando 342 milioni di Euro (+23,3% rispetto al 2015). Scende di un gradino il Sud Est Asiatico passando da 277,9 a 238,2 milioni di Euro (-14,3%), seguito dal Medio Oriente che con un incremento del 25,1% e fatturato pari a 233,5 milioni di Euro, si posiziona al terzo posto tra le principali destinazioni dell’export made in Italy. Buone le performance in Nord America, trainate dal distretto produttivo a stelle e strisce, che porta il fatturato a 174,5 milioni di Euro (+8,5%) e conquista il quarto posto. Seguono i mercati Est Europa, con un giro d’affari pari a 158,9 milioni (+3,9%), mentre Sud America e Africa perdono quote di mercato e subiscono rispettivamente un calo del 14,6% (158,7 milioni di Euro) e 27,1% (148,6 milioni di Euro). A seguire Cina, Hong Kong, Taiwan a quota 90,8 milioni di euro (+20,4%) e Oceania con 1,2 milioni di Euro.
- Struttura del settore e internazionalizzazione
Dai dati emersi dall’Indagine Statistica del Centro Studi Acimac, al 31 dicembre 2016 erano 147 le aziende del settore attive in Italia (-1 unità sul 2015) che hanno dato lavoro a 6.614 addetti (+6,2%). “Un segno di come le nostre aziende scommettano forte sulla propria crescita partendo dal fattore umano, così centrale e determinante nello sviluppo delle nostre attività” – ha commentato Sassi. La maggioranza delle imprese (52,4%) realizza fatturati inferiori ai 2,5 milioni di Euro, mentre sono solo 20 (13,6% del totale) quelle con fatturati superiori ai 10 milioni di Euro. Dal punto di vista dell’internazionalizzazione a fine dicembre risultavano operative 67 aziende estere (stabili rispetto all’anno precedente) controllate da gruppi italiani con un fatturato pari a 500 milioni di euro (492,5 milioni nel 2015).
- I settori clienti
Tra i settori clienti, anche nel 2016 le piastrelle hanno rappresentato la fetta più importante del fatturato totale (84,1%), generando 1.702,4 milioni di Euro (+4,1% rispetto al 2015). Meno bene per il segmento dei laterizi che, pur rimanendo il secondo comparto di destinazione, subisce una flessione del 2,1% per un valore di 152,8 milioni di Euro. In calo anche i sanitari, passati da 126,9 a 114,4 milioni di Euro (-9,9%), il comparto dei refrattari che ha concluso il 2016 a -11,8% registrando un fatturato di 34,7 milioni di Euro e la ceramica tecnica, anch’essa in discesa (-26,7%) con un giro d’affari pari a 5 milioni di Euro. Recuperano invece le macchine per stoviglieria e oggettistica mettendo a segno un +2,5% grazie soprattutto alla crescita del mercato domestico.
- Previsioni 2017
Le stime sull’anno in corso sono molto positive. Come confermano i numeri diffusi dal Centro Sudi Acimac, il primo trimestre ha registrato una crescita del +13,3% con un boom delle vendite in Italia (+60,6%).
“Per molte delle nostre aziende - ha commentato Sassi - il portafoglio ordini del 2017 è praticamente pieno e si stanno cominciando a programmare le consegne dei primi mesi del 2018. Attendiamo, pertanto, una chiusura d’anno in lieve crescita rispetto ai già ottimi risultati raggiunti a fine 2016”.
- Leggi l'articolo completo pubblicato su Ceramic World Review 123/2017
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