Stati Uniti: Consumi e importazioni di piastrelle in forte aumento
Consumi in crescita del 9,9% nel 2021 a 289 milioni di metri quadrati e importazioni ai massimi storici da 15 anni: 207 milioni mq per un valore di 2,5 miliardi di dollari, in aumento rispettivamente del 13,6% e del 25% sul 2020.
By Andrew Whitmire, TCNA (USA)
Il 2021 è stato un anno di forte crescita sia per l'economia statunitense che per il mercato delle piastrelle di ceramica, il cui consumo è aumentato per la prima volta dal 2018, sostenuto dai forti investimenti nelle costruzioni e nell’edilizia residenziale.
Sulla base dei dati dell’U.S. Dept. of Commerce e di TCNA, l’anno scorso la domanda di piastrelle negli Stati Uniti è salita a 289,2 milioni di mq, segnando un +9,9% sul 2020.
La produzione nazionale ha continuato a crescere nel 2021, raggiungendo gli 85,3 milioni mq, +2,2% sul 2020, di cui 81,8 milioni mq (+1,5%) venduti sul mercato domestico. Nonostante le importazioni coprano il 71,7% del consumo statunitense (fra l’altro in crescita rispetto al 69,4% del 2020), la quota del 28,3% coperta dalla produzione nazionale è rimasta decisamente più alta di quella dei diversi Paesi esportatori: la Spagna detiene il 15,9% del consumo USA, l’Italia il 12,5%, il Messico l’11,5%.
In valore, le vendite di piastrelle “Made in USA” sul mercato domestico hanno generato ricavi pari a 1,36 miliardi di dollari (+5% sul 2020), ossia il 35,2% del valore totale del mercato ceramico americano (era il 39,3% nel 2020). Il prezzo medio di vendita del prodotto nazionale è salito dai 16,06 $/mq del 2020 ai 16,61 $/mq del 2021.
Le esportazioni statunitensi di piastrelle sono cresciute del 22,5% a 3,5 milioni mq, di cui il 70,7% destinate al Canada e il 14,3% al Messico. In aumento anche i ricavi generati dall’export, passati da 31,2 a 40,4 milioni di dollari (+29,8%).
Le importazioni
Nel 2021 le importazioni di piastrelle negli Stati Uniti hanno toccato il loro livello più alto in 15 anni, con 207,5 milioni mq, in aumento del 13,6% sul 2020.
La Spagna, già maggiore esportatore verso gli USA nel 2020 dopo l’uscita di scena della Cina, ha confermato il suo primato in volume, con vendite cresciute del 21,7% a 46 milioni di mq, pari al 22,2% dell’import totale USA (era il 20,7% l’anno precedente).
Secondo maggiore esportatore è l'Italia che riagguanta la sua migliore posizione dal 2008 con vendite pari a 36 milioni mq (+19,1% sul 2020) e una quota del 17,4% sull’import totale statunitense (contro il 16,6% del 2020).
Al terzo posto il Messico, con vendite in crescita del 7,3% a 33,4 milioni mq, ma con una quota di mercato che ha continuato a contrarsi attestandosi al 16,1% (contro il record del 31,5% segnato nel 2012).
Nella rosa dei 5 maggiori esportatori in volume negli Stati Uniti figurano anche la Turchia (27,9 milioni mq, +20,9%), con una quota del 13,5% sulle importazioni totali, e il Brasile (22,2 milioni mq, +1,6%), che rappresenta il 10,7% dell’import in volume.
Nel 2021, le importazioni di piastrelle hanno raggiunto un valore (CIF & Duty) di 2,5 miliardi di dollari, con un progresso del 25% sul 2020. Maggiore esportatore in valore si è confermata ancora una volta l’Italia (790,7 milioni di dollari, +25,4%) con una quota del 31,6% sul totale. Le piastrelle italiane si confermano anche quelle col valore più elevato, pari a 21,92 $/mq, in crescita del 5,6% rispetto ai 20,76 $/mq del 2020.
Seguono la Spagna (633,9 milioni di dollari, +35,3%) con una quota del 25,3%, e il Messico (244,9 milioni di dollari, +9,3%), con il 9,8% dell’import totale.
Leggi l’articolo completo su Ceramic World Review n. 145
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