Inarrestabile Pamesa
Grupo Pamesa chiude il 2021 con ricavi consolidati a 1.220 milioni di euro, +56% sul 2020. Il segmento ceramico è cresciuto del 43% a 881,7 milioni di euro. Fernando Roig conferma investimenti quest’anno per 95 milioni di euro.
Sono numeri da record quelli annunciati il 16 giugno dal presidente Fernando Roig nella consueta conferenza stampa annuale di Grupo Pamesa, il maggiore produttore ceramico europeo con attività anche nella produzione di materie prime e atomizzato e nella commercializzazione di energie.
Numeri che incorniciano un 2021 oltre le stesse aspettative del gruppo spagnolo che, all’indomani dell’acquisizione di Azuliber nel settembre 2021, ipotizzava di poter raggiungere a fine anno un giro d’affari di 1.100 milioni di euro. Obiettivi superati, con i ricavi consolidati saliti a 1.220,6 milioni di euro, in crescita del 56% sui 782,7 milioni del 2020 e utili ante imposte a 97 milioni di euro (+47%). Nel solo segmento ceramico le vendite sono aumentate del 43%, da 616 a 881,7 milioni di euro (il 72% del consolidato), con volumi totali saliti da 92 a oltre 125 milioni mq.
Bene anche il fatturato della divisione materie prime (+47%), mentre spicca, come prevedibile, il salto nel settore energie con ricavi a +233%.
La scommessa sull’idrogeno
Per la divisione ceramica, Fernando Roig ha ricordato come proprio l’impennata dei costi energetici e delle materie prime nel secondo semestre dell’anno abbia messo a dura prova la capacità di mantenere la redditività del gruppo.
La sola bolletta del gas è passata dai 7,4 milioni di euro di marzo 2021 ai quasi 33 milioni di novembre, con un’incidenza sul fatturato dei rispettivi mesi salita dall’8% al 33%.
Del resto, nell’ultimo trimestre 2021 il prezzo medio del gas era quadruplicato rispetto a maggio (da 20 a 79 €/MWh) per toccare poi il picco in aprile 2022 (101 €/MWh il prezzo medio del primo quadrimestre), prima di tornare a scendere in maggio e giugno.
“Quest’anno - ha dichiarato Roig - i costi del gas sono peggiorati a seguito dell'invasione russa dell'Ucraina, per cui, dallo scorso maggio, siamo stati costretti ad applicare una tassa sull'energia per tutte le nostre vendite, regolata mensilmente in base alle quotazioni del gas a livello europeo”.
Nel frattempo, Grupo Pamesa non è stato fermo in tema di transizione energetica scommettendo su un futuro a idrogeno. In aprile ha investito nella società americana eCombustible (fornitore di combustibile a base di idrogeno), siglando contemporaneamente un accordo decennale per la fornitura di idrogeno modulabile, con l'obiettivo di sostituire il gas nel processo di produzione dei suoi stabilimenti e arrivare ad emissioni zero di CO2. L’impianto pilota di Onda dovrebbe essere operativo già entro la fine dell’anno.
Autosufficienza in tema di argille
Come sottolineato da Fernando Roig, l’interruzione delle esportazioni di argille ucraine non desta grandi preoccupazioni nel gruppo, impegnato già da quattro anni per garantire il proprio fabbisogno di materie prime da miniere nazionali, riducendo la dipendenza dall’estero.
Oltre al giacimento Galve (a Teruel), nella disponibilità di Grupo Pamesa dal 2018, l’acquisizione di Azuliber ha portato in dote anche Mina Pilón, sempre a Teruel, da cui si estrae argilla bianca, mentre all’inizio del 2022 è stato approvato lo sfruttamento di Mina Elena, con un'estrazione stimata di 60.000 ton/mese, sempre di argilla bianca. Questi due giacimenti, uniti a quello di Valdecastillo (Teruel), acquisito nel 2020, consentono a Pamesa un’estrazione minima di 115.000 tonnellate di argilla bianca al mese che assicurano stock sufficienti per i prossimi anni.
Nel mese di maggio, inoltre, è stata concessa la DIA (Dichiarazione di Impatto Ambientale al giacimento di argilla rossa di Mina Mancilla, ad Alcora.
Nuovi investimenti per 95 milioni di euro
Se nel 2021 i maggiori investimenti di Grupo Pamesa hanno riguardato l’acquisizione di Azuliber, la realizzazione della nuova sede centrale di Vila-real e il rinnovo di uffici e showroom delle altre società, per il 2022 Fernando Roig ha confermato nuovi stanziamenti per 95 milioni di euro. Oltre alle due operazioni già citate – l’ingresso in eCombustible e l’acquisizione di Mina Elena –, in programma vi è l’installazione di nuovi forni, presse ad alta capacità, linee di smaltatura, impianti di rettifica e di scelta ed altri interventi per migliorare la flessibilità degli impianti produttivi. Per potenziare l’attività in ambito impasti atomizzati è previsto l’inserimento di nuovi atomizzatori negli stabilimenti Amizalsa, Atommed e Azuliber, mentre sul fronte R&S, oltre all’investimento per l’impianto pilota a idrogeno modulabile, il gruppo è impegnato nello sviluppo di nuove tecnologie per la decorazione digitale di piastrelle e nell’ampliamento della gamma con l’avvio della produzione di XTRA, una nuova tipologia di materiale a spessore sottile.
Responsabilità sociale, economica e ambientale
In linea con la sua strategia di Responsabilità Sociale di Impresa, Grupo Pamesa continua a confermare l’impegno verso le persone e l’ambiente. In costante aumento il numero dei dipendenti - oggi 3.192, 1.039 in più rispetto al febbraio 2020 – verso i quali il gruppo adotta una politica di incentivi sulla base dei risultati aziendali (nel 2021 sono stati distribuiti 7,8 milioni di euro tra tutti i collaboratori con oltre sei mesi di anzianità).
Sul fronte della tutela ambientale, gli investimenti condotti negli anni passati consentono già a Pamesa un elevato livello di sostenibilità dei processi produttivi, che possono contare su sistemi di recupero calore dai forni, sul riciclo del 100% dei fanghi e residui solidi, oltre che sul tetto fotovoltaico (quasi 113mila mq, il più grande d’Europa per l’autoconsumo) che copre gran parte del fabbisogno di energia elettrica delle fabbriche evitando l’emissione in atmosfera di 11.768 tonnellate di CO2 l’anno. A questo si potranno aggiungere dal prossimo anno anche i primi risultati in tema di graduale conversione all’idrogeno.
Grupo Empresarial Pamesa
Nel settore ceramico Grupo Pamesa dispone di 8 stabilimenti, 64 forni (tra propri e presso partner strategici), 11 centri logistici e 7 centri di atomizzazione (Azuliber, Amizalsa, Atommed, Arcillas Atomizadas, Compacglass, Tau e Pamesa Porcelanico), tutti nel comprensorio ceramico di Castellon. Sei i marchi del gruppo: Pamesa, Tau, Navarti, Prissmacer, Ecoceramic, Geotiles.
Fondato nel 1972, il gruppo festeggia quest’anno il suo 50° anniversario.
Ricavi 2020 | Ricavi 2021 | % var. | |
---|---|---|---|
Piastrelle ceramiche | 616.627.020 € | 881.714.558 € | +43% |
Energie | 50.915.548 € | 169.767.425 € | +233% |
Materie prime | 115.144.961 € | 169.073.530 € | +47% |
Totale | 782.687.529 € | 1.220.555.512 € | +56% |
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