Macchine per ceramica: i mercati 2006 per le aziende italiane
Scivola dunque al secondo posto il Medio Oriente (218,7 milioni, 17,6% del totale).
L’area si conferma comunque in crescita: nell’ultimo triennio l'incremento è stato, infatti, del 20,4%.
In Est Europa le vendite hanno raggiunto i 179,9 milioni (-9,2%) con un'incidenza del 14,5% sul totale di settore. Si tratta del secondo miglior risultato degli ultimi dieci anni nel mercato est europeo.
Cresce di parecchio l’Africa (+36,2%) con un fatturato mai raggiunto prima e pari a 138,3 milioni, mentre il resto dell’Asia – Cina esclusa – perde terreno a 119,2 milioni (-21,1% sul 2005, anno quasi da record, ma +22,5% rispetto ai 97,6 milioni del 2004).
Centro e Sud America, dopo due anni di intenso sviluppo, contribuiscono per 115,6 milioni, in calo del 4,6%.
Sorpresa positiva dall’area Cina, Hong Kong, Taiwan che risale a 78,8 milioni, +21,3%. Si tratta di una ripresa che induce all’ottimismo, anche se i valori restano lontani dai picchi raggiunti una decina d’anni fa.
Frena il Nord America – Messico incluso – a 72,4 milioni (-30,1%), scontando la conclusione delle forniture per alcuni importanti progetti di nuovi stabilimenti. Chiude l’Oceania a 7,3 milioni, -11,5%.
Interessante notare come la torta dell’export del settore sia suddivisa in molte fette di dimensioni analoghe, a dimostrazione di una presenza globale e spalmata nei diversi continenti. Una garanzia per la stabilità del settore, che non dipende unicamente da un solo mercato e che è in grado quindi di compensare gli andamenti negativi di talune aree.
Se l’Europa fa da protagonista con il 39,7%, l’Asia pesa per il 33,5%, l’America per 15,1% e l’Africa per l’11,1%.
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