MARAZZI: tengono il mercato russo e l'Est Europa
A parità di cambio il primo trimestre 2008 di Marazzi Group, chiude con risultati sostanzialmente allineati con il trimestre di riferimento 2007.
I ricavi delle vendite raggiungono 237,2 milioni di euro, contro i 246 milioni dello stesso periodo del 2007. La flessione negativa è da imputare principalmente all'indebolimento del dollaro statunitense e del rublo nei confronti della nostra moneta.
Il trend negativo delle vendite è da attribuirsi inoltre alle condizioni climatiche sfavorevoli e alla stagionalità (-3,2% in termini di minori giorni lavorativi).
Si evidenzia una contrazione delle vendite in Europa occidentale (-7,4%) per il rallentamento dei mercati di riferimento, in particolare in Spagna (-12,9%) e in Francia (-7,7%). Crescite decisamente significative si registrano invece in Europa orientale (+25%) e sul mercato russo (+23,3%) che segna un progresso sia in valori assoluti che in termini di marginalità.
Persiste nel mercato americano l'effetto crisi del settore immobiliare, tuttavia il calo registrato delle vendite (-5,7% ) è inferiore alla contrazione del mercato stesso. Buoni invece i tassi di sviluppo nei mercati del Middle e Far East.
Molto soddisfacente la quota di fatturato ottenuta sul segmento sanitari che ha segnato un +15,1% rispetto al primo trimestre 2007.
L'Ebitda si attesta a 32,8 milioni di euro (-18,8%). La minore redditività è imputabile dal un lato alla contrazione delle vendite delle BU europee e statunitensi dall'altro ai maggiori costi dovuti agli investimenti che il Gruppo ha intrapreso nelle aree produttive e commerciali nel mercato statunitense, russo e italiano.
Ebit in diminuizone del 26,7% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente a causa di un appesantimento delle gestione valutaria.
La negatività dei risultati si riflette sull'utile netto che chiude a 4,6 milioni di euro registrando una diminuzione del 57,5%. Tuttavia l'incidenza fiscale del primo periodo dell'anno è più elevata rispetto alla media dell'esercizio.
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