Mohawk Industries: i risultati del primo trimestre
Lo scoppio della pandemia ha pesato sul fatturato del primo trimestre, in calo del 6,4% a 2,3 miliardi di dollari. Analoga la flessione anche per la divisione Global Ceramic.
Ricavi da vendite a 2,3 miliardi di dollari, in calo del 6,4% (o -3,5% a cambi costanti) e utile netto sceso da 122 a 111 milioni di dollari. Gli effetti della pandemia da COVID-19 si sono fatti sentire sui risultati del primo trimestre 2020 di Mohawk Industries, presentati il 4 maggio da Jeffrey S. Lorberbaum, Presidente e CEO della multinazionale di Calhoun (Georgia).
In contrazione del 6% (o -2% a cambi costanti) anche la divisione Global Ceramic (Daltile, American Olean, Eliane, Marazzi, Emilgroup, Ragno, Kerama Marazzi, Kai).
Sebbene in momenti diversi, tutti i Paesi in cui sono presenti le produzioni ceramiche di Mohawk Industries sono stati colpiti dalla crisi sanitaria e in ogni regione la produzione è stata allineata ai nuovi livelli di domanda. “Negli Stati Uniti - ha spiegato Lorberbaum - la domanda è diminuita più lentamente poiché la quota maggiore delle nostre vendite di ceramica riguarda i segmenti della nuova edilizia residenziale e commerciale, quindi rivolta a progetti ancora in fase di completamento. In Messico, le vendite del primo trimestre sono state leggermente migliori rispetto all’anno precedente, sebbene sui risultati abbiano inciso l'aumento della concorrenza e dell'inflazione e gli investimenti per estendere la distribuzione. Nel mese di aprile il governo messicano ha fermato l’attività produttiva ma sono proseguite le spedizioni dei prodotti a magazzino. In Brasile i nostri risultati sono stati buoni, sebbene la diffusione dell’epidemia abbia impattato negativamente sulla fine del trimestre. In Europa l’attività è proseguita in linea con le previsioni fino a quando lo scoppio dell’epidemia ha imposto il fermo produttivo pur mantenendo operative le spedizioni. In Russia i volumi di vendita sono cresciuti oltre le previsioni poiché la clientela ha preferito incrementare i propri magazzini anticipando l’aumento dell’inflazione. Gran parte del Paese è ancora in lock-down, con molti negozi e cantieri chiusi”.
Mawhak Industries aveva chiuso l’esercizio 2019 con vendite pari a 9.970,7 milioni di dollari, (-0,1% rispetto ai 9.983,6 milioni di dollari del 2018), risultato su cui hanno pesato per lo più i tassi di cambio sfavorevoli compensati dai maggiori volumi di vendita. Nel corso dell’anno il gruppo aveva realizzato investimenti in beni capitali per circa 545,5 milioni di dollari.
La divisione Global Ceramic aveva chiuso l’esercizio in crescita del 2,2%, con vendite pari a 3.631,1 milioni di dollari, ossia il 36% del fatturato totale del gruppo.
Se negli Stati Uniti la divisione ceramica di Mawhak Industries ha sofferto la crescente pressione dell’LVT, in Messico ha continuato a guadagnare quote di mercato grazie ad una più ampia offerta di gres porcellanato e grandi formati. L’attività è cresciuta anche in Europa, così come in Russia dove è recente l’avviamento della seconda linea per grandi lastre e del nuovo stabilimento per la produzione di sanitari coordinati, inaugurato il 27 gennaio 2020 a Orel. In aumento le vendite anche in Brasile, dove si sono completati i lavori del nuovo stabilimento III di Eliane a Cocal do Sul. Inaugurato il 12 febbraio di quest’anno – che coincide con il 60° anniversario dell’azienda -, la nuova fabbrica 4.0 è dotata di tecnologie e automazioni all’avanguardia e produrrà piastrelle in gres porcellanato con formati fino a 120x120 cm. Nel 2019 Eliane ha investito130 milioni di real, pari a circa 22,5 milioni di dollari.
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