Geberit Group in deciso recupero
Il rialzo del 5% nel terzo trimestre attenua la flessione dei primi 9 mesi del 2020 ad un -5% (-0,4% a valuta costante). Quarto trimestre previsto più debole, ma con margini in ulteriore miglioramento.
Geberit, il colosso svizzero dei sanitari e accessori per il bagno quotato al SIX Swiss Exchange, ha chiuso il terzo trimestre 2020 in forte crescita recuperando buona parte delle perdite dei sei mesi precedenti, influenzati negativamente dalle restrizioni applicate a causa della pandemia.
Nel periodo luglio-settembre 2020 le vendite sono cresciute del 5,3% (+8,5% al netto degli effetti valutari) toccando i 794 milioni di franchi svizzeri (oltre 736 milioni di euro). In rialzo a doppia cifra tutti gli altri indicatori di bilancio. L’Ebitda sale a 264 milioni CHF (+14.1%), l’Ebit passa da 195 milioni del terzo trimestre 2019 a 227 milioni (+16.4%) e l’utile netto si attesta a 189,4 milioni (+11%) contro i 170,6 milioni dello stesso periodo 2019.
Complessivamente, nei primi 9 mesi dell’anno, il gruppo ha perso il 5% del fatturato, sceso a 2.262 milioni CHF rispetto ai 2.381 milioni del precedente esercizio. Al netto degli effetti valutari, che hanno pesato per 110 milioni CHF, la perdita è di appena lo 0,4%. L’Ebitda è risultato in calo dello 0,9% a 726 milioni CHF (pari al 32% dei ricavi), mentre l’utile netto è sceso del 6% a 504 milioni CHF.
In Europa, dove si concentra la maggior parte dell’attività di Geberit, tutti i Paesi (con l’unica eccezione del Benelux) hanno fatto registrare un forte recupero dei ricavi, inclusi quelli più colpiti dalla pandemia: Italia +24% rispetto al terzo trimestre 2019, Francia +14%, Spagna +7%.
Un rimbalzo che ha permesso a Geberit di chiudere i primi 9 mesi dell’anno con vendite in Europa pari a 2.079 milioni CHF (-3,8% sui primi 9 mesi 2019 e +0,7% a valuta costante).
Ciò nonostante, continua ad essere evidente il divario tra Paesi che hanno subito meno o recuperato meglio gli effetti della pandemia e quelli che ancora scontano le conseguenze del lockdown prolungato e dell’andamento negativo osservato nel primo semestre dell’anno. Tra questi ultimi, flessioni a doppia cifra nei primi 9 mesi dell’anno rispetto al 2019 si evidenziano in Regno Unito e Irlanda (-22,1%), Penisola Iberica (-12,9%), Italia (-11%) e Francia (-10,4%). Al contrario, sono cresciute le vendite la Germania (+5,8% a 749 milioni CHF), Austria (+4,8%; 135 milioni), Europa orientale (+3,7%; 238 milioni), Paesi nordici (+3,3%; 221 milioni) e Svizzera (+2,7%; 230 milioni). Tutte in contrazione le vendite oltreoceano: Medio Oriente/Africa (-18,8%), Estremo Oriente/Pacifico (-14,5%) e America (-1,5%).
Per quanto riguarda l’andamento nei 9 mesi delle 3 business unit del gruppo, la divisione “Installation & Flushing Systems” (sistemi di scarico per il bagno) ha generato ricavi per 851 milioni CHF (-0,1% a tassi di cambio costanti); la divisione “Bathroom Systems” (sanitari in ceramica e arredobagno) ha riportato un giro d’affari di 725 milioni (+0,6%), mentre la BU “Piping Systems” (tubi e flessibili per il bagno) ha chiuso con 687 milioni CHF (-1,6%).
Sul fronte delle previsioni, il gruppo stima un quarto trimestre più debole rispetto al terzo, di conseguenza un 2020 leggermente sottotono rispetto ai livelli del 2019, ma con un Ebitda in miglioramento. Un positivo incremento delle marginalità che deriva da una serie di fattori, tra cui i risparmi generati dall’emergenza sanitaria, la maggiore flessibilità in produzione e logistica, i costi delle materie prime più bassi e l’aumento dei prezzi di vendita; misure che hanno compensato spese maggiori in altre aree, come le attività legate alla digitalizzazione.
Il gruppo Geberit, con sede a Rapperswil-Jona, in Svizzera, opera a livello globale ed è leader europeo nel settore dei prodotti sanitari. La rete di produzione comprende 29 stabilimenti, di cui 6 situati fuori Europa. Con circa 12.000 dipendenti in oltre 50 paesi, nel 2019 ha generato un fatturato di 3.083 milioni di franchi svizzeri (circa 2.834,6 milioni di euro).
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