Il mercato americano delle piastrelle di ceramica: parla Adriano Lima
In questo mercato siamo cresciuti del 20% e intendiamo crescere ancora di un altro 20% nel corso del 2006, nonostante il cambio dollaro/real non sia favorevole.
Stiamo continuando a investire per sviluppare la nostra produzione: basti pensare che fino a due anni fa la nostra capacità produttiva era di 30/40.000 mq/mese, mentre a giugno saremo in grado di produrre 250.000 mq/mese.
Gli Stati Uniti sono interessanti non solo per il gres porcellanato ma anche per le altre tipologie ceramiche (che rappresentano circa il 30% delle nostre vendite).
Effettivamente si tratta di un mercato molto concorrenziale, ma la nostra filosofia, qui come dappertutto, rimane la stessa: lavorare molto per fare un prodotto di qualità e fornire un buon servizio.
La ceramica brasiliana è migliorata molto sotto l’aspetto del design e dei contenuti tecnologici e ha un prezzo appetibile.
Credo possa competere alla pari con Italia e Spagna, perché non esiste una grande differenza tra il prodotto medio europeo e quello brasiliano. Per questo continueremo ad espanderci in questo mercato.
Nel 2004, oltre il 47% (in valore) delle esportazioni brasiliane erano concentrate nel Nord America, e negli Stati Uniti l’industria ceramica brasiliana ha venduto 36,7 milioni di metri quadrati (il 15,9% sul totale delle importazioni negli Stati Uniti).
Per il 2005, i primi calcoli indicano una crescita del 22% in valore e del 12,5% in quantità”.
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