Continua il ciclo positivo del mercato immobiliare italiano
Le grandi aree urbane, in media, hanno registrato, nel quadriennio 1998-2002, per le diverse tipologie immobiliari, aumenti nominali e reali dei prezzi piuttosto consistenti, come si evince dalle tavole 1 e 2 che pubblichiamo in allegato.
Da un confronto limitato alle sole abitazioni nuove risulta che, la media nazionale, fa registrare nello stesso periodo un + 27,4% in termini nominali e un +15,9% in termini reali.
A questo proposito occorre valutare tale risultato tenendo conto del fatto che, mentre i grandi centri nella fase critica, hanno avuto riduzioni consistenti dei valori reali, quelli piccoli non sono stati segnati dalla crisi. Anche le città intermedie, analogamente a quelle più grandi, manifestano una performance dei prezzi significativa, +25, 3% in termini nominali e +13,4% in termini reali per le nuove abitazioni (vedi tavole 3 e 4 in allegato).
Il numero di transazioni, nello stesso arco temporale, aumenta significativamente passando, per quanto riguarda le sole abitazioni il cui peso numerico è dominante, dalle 576.340 del 1998 alle 677.860 attuali, con un incremento del 17,6%.
Gualtiero Tamburini
(Docente di Economia Industriale presso l'Università di Bologna e responsabile scientifico dell'Osservatorio sul Mercato Immobiliare di Nomisma)
Un'indagine più approfondita sul mercato immobiliare italiano è pubblicata sul numero 2/2003 di Tile Italia distribuito a fine aprile.
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