Il mercato europeo delle costruzioni al 2024
Il volume delle costruzioni nell'area Euroconstruct crescerà quest’anno del 2,3% per poi proseguire con lo stesso ritmo nel 2023.
Dopo il calo registrato nel 2020 (-4,4%), il settore delle costruzioni nei 19 paesi dell’area Euroconstruct ha ripreso vigore chiudendo il 2021 con la produzione a +5,6%, pari a 1.856 miliardi di euro, colmando in buona parte il gap con il 2019.
Tra i 15 paesi occidentali (EC-15), dieci hanno superato i livelli pre-covid, mentre dei cinque mercati più importanti (Big-5) solo l’Italia è riuscita a oltrepassare in modo significativo i risultati 2019 (+13% dopo il -4,5% del 2020). Sempre rispetto al 2019, la Germania chiude in pareggio (+0,1%), mentre Francia, Spagna e Regno Unito rimangono indietro rispettivamente a -5,7; -3,2 e -2,9 punti percentuali. Tutti i paesi nordici hanno ottenuto performance migliori rispetto all'anno pre-pandemia con la Danimarca in pole position a +17,8%.
Tra i quattro paesi dell'Europa centrale e orientale (EC-4), solo la Polonia ha generato un volume superiore al 2019 (+1,5%) mentre in Slovacchia il settore delle costruzioni ha subito una profonda recessione con un calo del 16,8%.
Secondo le stime previsionali, nei 19 Paesi Euroconstruct il tasso di crescita è destinato a rallentare nel 2022 posizionandosi su un +2,3% per poi proseguire con lo stesso ritmo nel 2023. Le motivazioni sono da ricondurre all’instabilità del mercato esacerbata dal conflitto in Ucraina e dalle tensioni inflazionistiche che hanno smorzato la propensione delle economie a investire in nuovi progetti di costruzione.
I dati provengono dalla 93a Conferenza Euroconstruct tenutasi a Varsavia il 9 e 10 giugno 2022 che per il mercato europeo delle costruzioni ha fornito anche uno scenario previsionale al 2024.
Outlook 2022-2024: paesi e segmenti di mercato
Prendendo in esame il triennio 2022-2024, l’area Euroconstruct è prevista mantenersi su un terreno sostanzialmente positivo. Nei paesi EC-15 la crescita raggiungerà il +6,1%, leggermente inferiore a quella dei paesi EC-4 che toccheranno il +6,4%.
Gli incrementi più rilevanti saranno registrati in Irlanda (+15,1%), seguita da Spagna (+14,3%) e Slovacchia (+13,5%). Tendenze stagnanti sono previste nei maggiori mercati edilizi europei. La produzione della Germania, diminuita nel 2021 (-1,2%) dopo il lieve incremento del 2020 (+1,3%), si prevede aumenterà dell’1,5% tra il 2022 e il 2024. Per quanto riguarda i paesi scandinavi le aspettative variano a seconda dell’area geografica: Finlandia e Svezia nei prossimi tre anni subiranno cali nella produzione, mentre al contrario Norvegia e Danimarca sono stimate in crescita con un tasso che va dal 3 al 4%.
Nel periodo in esame tutti e tre i principali segmenti del mercato (edilizia, ingegneria civile e ristrutturazioni) sono previsti in crescita piuttosto contenuta con tassi annui variabili tra il 2% e il 3% a causa della perdurante incertezza macroeconomica. Il prolungarsi del conflitto in Ucraina e la possibile recrudescenza della pandemia nel periodo autunnale, aumentano le incognite sul futuro e potrebbero causare la recessione di alcuni Paesi nel settore edile. Di fronte a tale scenario le proiezioni formulate da Euroconstruct prevedono un significativo rallentamento dell'edilizia residenziale: +1,3% nel 2024. Ciò deriva da tendenze di stagnazione sia nelle nuove costruzioni residenziali, sia nelle ristrutturazioni (+1,5% e +1,2% rispettivamente).
Dopo il forte calo 2020 subito dall'edilizia non residenziale, la produzione è stimata in ripresa tra il 2022 e 2024 senza però rientrare nei livelli pre-pandemia in diversi paesi della CE-15 (Francia, Germania, Regno Unito, Finlandia e Irlanda), nonché in due paesi della CE-4 (Slovacchia e Repubblica Ceca).
L'ingegneria civile, la meno colpita dagli effetti negativi della pandemia (la produzione nel 2020 è diminuita dello 0,4% appena) grazie all'implementazione di numerosi progetti infrastrutturali, tra il 2022 e il 2024 crescerà in media del 2,7% anno. Più nello specifico il settore vedrà un’accelerazione nel 2023 (+3,9%) per poi scendere a +1,7% nel 2024.
Hai trovato utile questo articolo?
Unisciti alla community di CWW per ricevere ogni 15 giorni le principali novità da tutto il mondo sul settore ceramico