Il settore meccano-ceramico conferma la vocazione all'export

Con  un'incidenza sul fatturato totale del 73,8%, i mercati internazionali rimangono, anche nel 2009, lo sbocco più importante per l'industria italiana delle macchine per ceramica che nonostante il calo del 32,8% sul 2008, si conferma leader mondiale con un fatturato  export di 915,6 milioni di euro. Il continente europeo resta il principale punto di riferimento per le tecnologie italiane con il 33,3% dell'export totale. Al secondo posto l'Asia con il 25,1%, che, però, unita all'area medio-orientale (16%), supera il vecchio continente assorbendo il 41,1% dell'export. Seguono il continente americano e africano entrambi al 12,7%.

A risentire meno della crisi internazionale sono stati i mercati dell'Asia e dell'Africa, identificabili con i Paesi del Maghreb, mentre l'area Cina, Hong Kong e Taiwan, terza nella classifica dell'export, è la sola in crescita (+29,9%) con un fatturato di 125,1 milioni di euro, il 13,7% del totale. A seguire i Paesi classificati come "Altri Asia" che includono tra gli altri India, Tailandia, Indonesia e Vietnam (quinto mercato di sbocco), che generano un fatturato di 104, 5 milioni di euro (-17,6%) pari all'11,4% del totale. Quarto posto per il continente africano con 116,2 milioni di Euro (-22,1%) e una quota del 12,7% sul totale.

L'Unione Europea, nonostante la flessione del 32,2% sul 2008, resta il primo mercato di export per la tecnologia ceramica italiana con 242,1 milioni di euro (26,4% del totale), seguita dal Medio Oriente (-33,8%), seconda area esportativa con 146,3 milioni di euro (16% del totale).

Il Sud America si posiziona al sesto posto con 81,7 milioni di Euro (-43,6%), pari al 8,9% del totale, seguito dai Paesi dell'Est Europa che hanno subito le perdite maggiori (erano il terzo mercato di export nel 2008): -66,0% totalizzando un fatturato di 63,5 milioni di euro (6,9% dell'export totale). Segue il Nord America, che ha realizzato un fatturato di 35 milioni di euro, pari al 3,8% del fatturato totale (- 55,2% sul 2008). L'Oceania, infine, con un fatturato di 1,1 milioni di euro, chiude il 2009 a - 61,0%.

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