L'edilizia in Europa
La 75° Assemblea Euroconstruct, riunitasi a Copenaghen il 13 e 14 giugno scorso, ha confermato come, tra i 19 paesi componenti la stessa assemblea, il 2012-2013 abbia rappresentato per tutti - tranne 3 eccezioni costituite da Germania, Austria e Norvegia -, un periodo difficile segnato da contrazioni anche importanti.
Nel complesso l'attività edile si è chiusa nel 2012 con una perdita in valore del 5,3% e si prevede un 2013 ancora con segno negativo (-2,8%). Migliorano però le prospettive per il 2014-2015, quando molti paesi dovrebbero stabilizzarsi e alcuni addirittura segnare netti dati di recupero. Tra questi la Spagna che, dopo una difficilissima fase nella quale è passata, nel solo residenziale, dagli 850.000 nuovi alloggi del 2006 agli attuali 60.000, sembrerebbe destinata a tassi di recupero importanti (fino al 15-20%).
Il mercato europeo delle costruzioni dovrebbe dunque migliorare nel 2014 (+0,5%) per uscire dalla crisi nel 2015 (+1,7%) anche se una notevole differenza permane tra i quindici paesi dell'area occidentale per i quali, nel 2015, Euroconstruct prevede un +1,6% in valore, e i quattro paesi dell'Europa orientale - Repubblica Ceca, Ungheria, Polonia e Slovacchia - il cui tasso di incremento previsto è del 3,7%.
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