Certificazione ISO 9001 per Rossi Motoriduttori Spagna
Rossi Motorreductores impegna 24 addetti su una superficie di 1.200 metri quadrati; la certificazione appena ottenuta si inserisce in un progetto di più ampio respiro, cheha portato alla certificazione della filiale inglese (ottenuta nel gennaio O99), francese (ottenuta nel gennaio 2000) e spagnola del Gruppo, nonché all'estensione della garanzia a 3 anni su tutti i prodotti distribuiti dalle filiali certificate.
Il Gruppo Rossi Motoriduttori conta sette impianti produttivi in Italia, sei dei quali nel comprensorio modenese e uno a Lecce, e 9 filiali commerciali estere in Germania, Inghilterra, Francia, Spagna, Australia, Scandinavia, Olanda, India e Cina. Nel 2002 il Gruppo ha prodotto 350mila unità tra motoriduttori, riduttori, motovariatori di velocità e motori elettrici applicati in tutto il mondo, su ogni tipo di macchina, generando un fatturato consolidato stimati di 83,5 milioni di euro. Nello stesso anno, ha investito inoltre 1 milione di euro ricerca e sviluppo e 7,5 milioni di euro in innovazione, di cui 6 milioni di euro per innovazione di processo e 1,5 milioni di euro per innovazione di prodotto.
Negli approfondimenti: il bilancio 2002 e le previsioni per il 2003 di Rossi Motoriduttori
Il Gruppo Rossi Motoriduttori prevede di chiudere l'esercizio 2002 consolidando i risultati già ottenuti nel 2001: in una situazione di mercato in flessione come quella attuale, si prevede che il giro d'affari consolidato rimarrà sostanzialmente stabile intorno a 83,5 milioni di euro (ammontava ad 83,1 milioni di euro nel 2001). La schiarita è, però, all'orizzonte.
Per il 2003, infatti, Il Gruppo Rossi Motoriduttori prevede una crescita del 5%. Percentuale che secondo l'azienda potrà aumentare se il mercato dovesse riprendere. La crescita è attesa in forza delle scelte messe in campo negli ultimi anni, e soprattutto nel 2002, come il rinnovamento e completamento della gamma di prodotti (grazie anche all'acquisizione della Smei), gli investimenti commerciali all'estero attraverso la costituzione di nuove filiali (alcune delle quali sono previste anche per l'anno 2003) e grazie alla maggior competitività dovuta ai miglioramenti organizzativi e a forti investimenti in innovazione e qualità.
I prodotti del gruppo modenese vengono esportati in oltre 46 Paesi del mondo. Anche se il 55% del giro d'affari consolidato del gruppo è generato sul mercato interno, il processo di internazionalizzazione è in forte crescita. La quota export è, infatti, passata dal 25% del 1987 al 45% del 2001. Le vendite all'estero si sono distribuite, nel 2001, per la maggior parte nei Paesi dell'Unione Europea (75%). I mercati esteri che, nel 2001, hanno registrato una forte crescita sono stati il Medio Oriente (+15%), l'Australia e la Nuova Zelanda (+10%), le Americhe (+3%), la Spagna (+6%) e la Francia (+6%). Bene anche Paesi come la Germania e l'Inghilterra.
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