ITA-ITILES, in crescita il nuovo player italiano
Terminato il completo rifacimento dello stabilimento di Fiorano, realizzato insieme a Sacmi, che ha raggiunto una capacità produttiva di circa 12 milioni mq/anno.
Rinata tra il 2018 e il 2019 dall’acquisizione di una realtà manifatturiera preesistente, la giovane ITA‑ITILES di Fiorano Modenese ha completato in primavera, a tempo di record, la seconda fase dei lavori di completo ammodernamento tecnologico e riconfigurazione del suo impianto produttivo. Un piano industriale serrato, come programmato fin dall’inizio dalla nuova proprietà, e portato avanti in pieno periodo di pandemia (la prima fase si era conclusa nella primavera del 2021). Merito anche della stretta collaborazione con i partner tecnologici, Sacmi in primis, che per ITA-ITILES ha progettato e realizzato uno stabilimento tra i più moderni ed efficienti del distretto ceramico sassolese, basato sull’automazione totale di processo e improntato ai criteri di versatilità, flessibilità, alta produttività e risparmio energetico.
I risultati della profonda trasformazione dell’azienda, sul mercato con il brand “I.Tiles Born in Maranello”, si erano peraltro già visti l’anno scorso. A fine 2021, il fatturato aveva superato i 34 milioni di euro, segnando una crescita del 42% sul 2020.
Ne parliamo con Andrea Spagni, giovane imprenditore sassolese, presidente del CdA ed azionista di riferimento di ITA-ITILES.
Ci descrive il vostro nuovo stabilimento?
“Con il completamento dei lavori, reso possibile in tempi record grazie all’impegno dei miei collaboratori interni ed al supporto dei partner tecnologici, oggi possiamo contare su un impianto dotato delle più moderne tecnologie per produrre una gamma molto ampia di piastrelle in gres porcellanato nei formati dal 20x20 cm al 120x120 cm, con cui possiamo soddisfare tutte le fasce di mercato del settore residenziale e commerciale.
Il reparto formatura comprende ora sette presse Sacmi ad elevato contenuto tecnologico: una PH 8200 “Veloce” ad alto tonnellaggio, tre PH 4800, due PH 4600 e una PH 2590. Questo assetto ci consente di sostenere con grandissima flessibilità il principale mix di formati del settore andando ad intercettare la fascia di prodotti a più alto valore aggiunto sui mercati nazionali ed esteri.
Procedendo sulla linea troviamo le sei linee per la decorazione digitale delle piastrelle – tre macchine Sacmi-Intesa e tre Projecta -, tutte di ultima generazione.
Particolarmente interessante è la dotazione impiantistica del reparto cottura, che oggi conta tre forni Sacmi lunghi ben 119 metri, ultra tecnologici ed equipaggiati con i più efficienti sistemi per il recupero calore. L’ultimo, appena avviato, rappresenta un esemplare unico in Italia per dimensioni e capacità produttiva, in grado da solo di processare 15.000 mq/giorno di piastrelle in gres porcellanato.
L’impianto è altamente automatizzato. La movimentazione interna fra i reparti è eseguita da 11 veicoli elettrici a guida laser autonoma, sempre di produzione Sacmi”.
E i reparti per le lavorazioni finali?
“In questo momento, oltre a sei linee di scelta e confezione, è già operativa una linea dedicata al taglio e alla rettifica finale, a cui ne affiancheremo presto un’altra. Per il reparto di finitura, il prossimo passo prevede già l’inserimento delle linee di lappatura superficiale”.
Che capacità produttiva raggiungete oggi?
“Abbiamo una capacità produttiva programmabile di oltre un milione di metri quadrati/mese con un volume di produzione totale annuo che si attesta ora sugli 11,5 milioni mq, considerando le consuete soste tecniche di agosto e dicembre”.
Un investimento importante, il vostro, di cui si vedono già i primi frutti.
“La nostra è anche una scommessa sul territorio, sulla capacità di resilienza del nostro distretto ceramico e sulle eccellenze che esprime, a partire da quelle tecnologiche, senza dimenticare quelle umane e professionali ovviamente. Oggi ITA-ITILES impiega un centinaio di dipendenti e ha chiuso il 2021 con un fatturato di poco inferiore ai 35 milioni di Euro, in crescita del 42% sul 2020 e del 61% rispetto all’anno dell’acquisizione.
Abbiamo già effettuato investimenti per circa 15 milioni di Euro, ma prevediamo altri importanti interventi nel prossimo triennio per proseguire il nostro percorso di sviluppo”.
E sul fronte commerciale?
“La determinazione con cui guardiamo al prossimo futuro non deriva solo dal poter disporre di un impianto efficiente, progettato in ottica green e digital, ma anche dall’implementazione dei nostri piani commerciali e marketing. Insieme al nuovo team marketing stiamo infatti attuando un completo rebranding e il riposizionamento delle nuove linee di prodotto che promuoveremo già dai prossimi eventi internazionali, a partire dal Cersaie in settembre in cui presenteremo ben otto nuove collezioni complete per interni ed esterni. Sul fronte commerciale, puntiamo ad una graduale crescita espansiva della rete di vendita nazionale ed export, sia sul canale della grande distribuzione che su quello del retail e della distribuzione indipendente.
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