La 500esima levigatrice di BMR va a Iris Ceramica Group
La macchina, una Leviga Plus, fa parte di un impianto completo di finitura fornito allo stabilimento Fiandre di Iris Ceramica Group, con cui BMR vanta una collaborazione ultradecennale.
“Siamo molto soddisfatti per questa fortunata coincidenza che ha fatto sì che la nostra 500a Leviga sia stata consegnata a un’azienda leader del nostro distretto con cui collaboriamo da anni. È un segnale che ribadisce il percorso comune intrapreso verso l’eccellenza del made in Italy e ci sprona a proseguire sulla strada del miglioramento per garantire tecnologie sempre più efficaci al servizio della ceramica”. Paolo Sassi, presidente di BMR, ha commentato così la fornitura a Iris Ceramica Group della cinquecentesima levigatrice prodotta dall’azienda, più precisamente una Leviga Plus, inserita all’interno di una linea completa di finitura commissionata per lo stabilimento Fiandre, parte del gruppo guidato da Federica Minozzi.
L’impianto si compone di pre-rettifica, lappatura e trattamento Supershine, e sarà dedicato alla lavorazione di formati massimi 1200x1200 mm.
Punta di diamante della gamma Leviga per i processi di lappatura, satinatura e lucidatura delle superfici ceramiche, Leviga Plus è composta da un unico basamento con doppio ponte superiore brandeggiante, ognuno dei quali ha velocità indipendente per aumentare il rendimento degli utensili.
La macchina è controllata da diversi pannelli: un touch screen per la rapida visualizzazione dei parametri lavoro e allarmi con pannello per singola testa, un pannello pneumatico per controllo pressione e contro pressione, un pannello elettrico con amperometro digitale, pulsanti di marcia, arresto motore, salita/discesa mandrino e infine un pannello di comando con indicatori digitali dei principali parametri di gestione.
A completamento della linea fornita a Fiandre, vi è poi Supershine, la macchina ad alta tecnologia per il trattamento che sta modificando il processo di finitura delle superfici ceramiche. Assimilabile alla lappatrice, ma più pesante, è dotata di tecnologia a secco “dry” che la rende a tutti gli effetti la prima super-lucidatrice a secco. Il suo processo di lavorazione si basa su una dinamica meccanico-fisica tra l’utensile, la superficie e il prodotto chimico applicato, e mira a esaltare la grafica digitale delle superfici, garantendo elevata lucentezza e protezione.
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