Marazzi raddoppia lo stabilimento di Finale Emilia
Marazzi, leader mondiale nel settore delle piastrelle di ceramica, in accordo con la capogruppo Mohawk Industries, ha annunciato lo scorso 22 settembre di aver dato il via ad un nuovo e importante investimento per l'ampliamento dello stabilimento di Finale Emilia (Modena), danneggiato dal terremoto del maggio 2012 e già ricostruito nel rispetto delle più severe normative per la sicurezza antisismica, oltre ad essere stato oggetto di continui interventi di sviluppo.
Il nuovo investimento prevede la costruzione di capannoni e l'installazione di due nuove linee complete per la produzione di grés porcellanato smaltato di alta qualità, che porteranno la capacità dello stabilimento dagli attuali 3,5 milioni a oltre 6 milioni mq/anno.
Le tecnologie adottate, di ultima generazione, renderanno l'impianto tra i più avanzati a livello mondiale in termini di innovazione, assicurando anche la massima efficienza dal punto di vista ambientale e della sicurezza degli addetti: di rilievo il fatto che la capacità produttiva raddoppierà a parità di emissioni.
Il completamento del nuovo impianto è stimato entro il 2015, senza interruzione totale della produzione all'interno del sito.
"L'intesa con la capogruppo Mohawk è molto forte - commenta l'A.D. Mauro Vandini (foto) - e la strategia è chiara: puntare sull'eccellenza riconosciuta alle ceramiche italiane, e farlo investendo in innovazione ed eco-sostenibilità delle tecnologie produttive, competenza e sicurezza delle risorse umane e altissima qualità dei prodotti che deve contraddistinguere le produzioni italiane. Ritengo che continuare ad investire, e farlo oggi nel nostro impianto colpito dal terremoto, rappresentino al meglio la volontà del nostro Gruppo, pur in un contesto di mercato ancora incerto, di ripartire dal territorio e dall'eccellenza qualitativa che il marchio Marazzi rappresenta nel mondo".
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