Nuove misure antidumping sull'import di piastrelle cinesi in Europa

Importante risultato raggiunto sul fronte delle importazioni dall’industria ceramica italiana ed europea. La Commissione Europea ha infatti approvato l’applicazione di dazi sulle importazioni di piastrelle di ceramica cinesi poste in commercio nel mercato Unico a 27.  L’azione antidumping, avviata con la pubblicazione della procedura il 19 giugno 2010 sulla Gazzetta Ufficiale Commissione Europea, prevede sull’intero volume di piastrelle di ceramica cinesi importate in Europa l’applicazione di un dazio medio del 32%, per gli esportatori cinesi inclusi nel campione oggetto di verifica, e del 73% per gli esportatori che non hanno collaborato. La quota parte di questi ultimi è stimata pari al 50% del totale dell’import cinese nell’Europa a 27.

La misura, che dovrà essere ratificata dal Consiglio Europeo entro sei mesi dall’entrata in vigore, si è resa necessaria a fronte dell’aumento preoccupante delle importazioni di piastrelle cinesi. Le indagini dimostrano, infatti, che il consumo europeo di piastrelle di ceramica è stato nel 2009 pari a 1 miliardo di metri quadrati, con importazioni di ceramica cinese pari a 62 milioni di metri quadrati. Nel primo semestre del 2010, a fronte di un consumo continentale in calo del 3%, le importazioni di piastrelle cinesi sono cresciute del +25%.

“Le misure entrate in vigore non chiudono il mercato continentale alle aziende cinesi, ma ristabiliscono le condizioni di una concorrenza corretta” - ha commentato Franco Manfredini, Presidente di Confindustria Ceramica. Così la pensa anche Alfonso Panzani, Presidente Cet che, con le nuove disposizioni, auspica nuove possibilità di recupero per l’industria ceramica europea.
 

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