wienerberger inaugura il primo forno 100% elettrico
Il nuovo impianto di Uttendorf, Austria, è stato inaugurato lo scorso novembre e sarà pienamente operativo nel 2025.
Non si fermano gli investimenti in chiave “green” di wienerberger. Il colosso austriaco, leader internazionale nella fornitura di soluzioni innovative per l’involucro edilizio, continua a iniettare capitali e grandi energie sul miglioramento degli impianti produttivi in termini di efficienza e impatto ambientale.
L’ultimo mega progetto, denominato GreenBricks, ha riguardato il sito di Uttendorf, in Austria, dove il gruppo ha installato il più grande forno elettrico al mondo alimentato con energia verde, oltre a un rivoluzionario impianto capace di stabilire nuovi standard nella produzione sostenibile di blocchi in laterizio. Una tecnologia simile, sebbene su scala notevolmente più piccola, è stata utilizzata con successo nel 2020 presso lo stabilimento belga di Kortemark destinato alla produzione di brick slips.
A Uttendorf i lavori di ristrutturazione sono iniziati nella primavera del 2022 per concludersi nell’autunno 2024 con un grande risultato: il primo mattone “quasi” a zero emissioni di carbonio. L’inaugurazione del nuovo impianto, che sarà pienamente operativo nel 2025, è avvenuta lo scorso novembre.
Questo successo è parte del progetto GreenBricks, all’interno del quale wienerberger sviluppa soluzioni innovative per un’edilizia sostenibile, testandole proprio a Uttendorf, dove si concentra buona parte dell’attività di innovazione sostenibile.
Il nuovo sito, dove si producono blocchi Porotherm Plan E (E per “elettrico”), ha inoltre riservato ampia attenzione all'economia circolare: i materiali provenienti dai lavori di demolizione sono stati utilizzati per la costruzione della strada di accesso all'impianto, mentre la maggior parte delle attrezzature appartenenti al forno a gas smantellato e alla pompa di calore esistente saranno rimesse in funzione in altri siti del gruppo.
Il consumo energetico della rinnovata fabbrica, modello di alta tecnologia e sostenibilità, dovrebbe essere inferiore a 200 kWh/tonnellata di mattoni.
Un investimento da 30 milioni di euro
Con una lunghezza di 90 metri e una capacità produttiva di 270 tonnellate di blocchi/giorno, il forno elettrico ha richiesto investimenti per un valore di circa 30 milioni di euro. Il progetto ha ricevuto un finanziamento dal fondo New Energy for Industry (NEFI), ma la maggior parte dell’investimento è stato sostenuto direttamente dall’azienda.
Grazie all’energia verde, proveniente dall’impianto fotovoltaico, wienerberger ha dichiarato di ridurre le emissioni del processo produttivo del 90% (-7.340 tonnellate di CO2 all'anno) e il consumo energetico complessivo di circa un terzo. Per raggiungere l’obiettivo, all'impianto fotovoltaico sul tetto è stata raddoppiata la potenza che ha raggiunto quota 1.000 kWp. Per trasportare l'energia solare in produzione, wienerberger ha costruito una linea elettrica lunga cinque chilometri.
Allo scopo di migliorarne l’efficienza energetica, l’essiccatoio è stato allungato del 25% e sono state introdotte tre nuove pompe di calore che sostituiscono i bruciatori a gas, Il team tecnico di Uttendorf aveva già familiarità con questa tecnologia, in quanto una pompa di calore a compressione ad alta temperatura era già stata attivata nel 2019 nell’ambito di un progetto pionieristico, all’interno dello stesso stabilimento,
L’azienda sta inoltre sperimentando nuove miscele di argilla, sostituendo componenti tradizionali come carbone o fibre di carta, con segatura, un sottoprodotto dell’industria locale del legno che viene poi rilavorata nello stabilimento.
In ragione di queste e altre innovazioni, wienerberger gestisce a Uttendorf il più sostenibile impianto di produzione di mattoni di tutta Europa, fissando così nuovi standard per l’intero settore dei materiali da costruzione.
“Abbiamo la responsabilità di garantire un futuro vivibile alle generazioni che verranno dopo di noi. E sappiamo bene che il settore delle costruzioni svolge un ruolo fondamentale in questo scenario, poiché gli edifici rappresentano un terzo del consumo energetico e quasi il 40% delle emissioni di anidride carbonica a livello globale”, ha ricordato Heimo Scheuch. “Sono quindi entusiasta di aver raggiunto un traguardo decisivo verso la neutralità climatica con la riapertura del nostro stabilimento di Uttendorf. Naturalmente, questo successo ci motiva ad andare avanti. Nel nostro piccolo, stiamo contribuendo attivamente al raggiungimento degli obiettivi del Green Deal europeo”.
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