Dalle difficoltà, spunti preziosi per il futuro dell'heavy clay
Con il lockdown prolungato, lo stop dei cantieri e il congelamento degli investimenti, l’industria delle costruzioni è stata tra le più penalizzate dalla pandemia da Covid-19, di riflesso anche tutto il settore del laterizio (produttori di materiali e costruttori di macchine) ha subito contraccolpi piuttosto evidenti che hanno penalizzato in particolar modo le imprese con forte vocazione all’export.
Tuttavia c’è anche chi, affrontando l’inedita situazione con coraggio e prontezza, è riuscito ad “arginare la tempesta”. In tal senso l’esperienza di Bedeschi è sicuramente positiva e dimostra come un’azienda con un tasso di export pari al 98% sia riuscita a non perdersi d’animo trovando anzi nuovi stimoli per le strategie future.
“Dopo un primissimo e comprensibile momento di smarrimento, ci siamo dati due priorità: mantenere in qualche modo la produttività e presidiare la relazione con i dipendenti. Tutta la forza lavoro si è schierata compatta a fianco dell’azienda, disponibile a sostenere qualsiasi decisione e dimostrando un profondo senso di attaccamento”- ha dichiarato il Presidente Rino Bedeschi, quarta generazione alla guida del gruppo padovano – Anche i nostri clienti sono rimasti fedeli e questo penso sia merito della nostra capacità di creare relazioni stabili e durature, ma anche della continua attenzione alle nuove applicazioni, dell’offerta di soluzioni tailor made come pure del nostro impegno orientato al contenimento dei costi operativi e alle tematiche ambientali.
La connessione permanente con il mercato e una gestione efficace dei progetti in corso sul versione heavy clay, ha permesso all’azienda di utilizzare i mesi di lockdown per proseguire negli aspetti ingegneristici ed essere pronti al riavvio della produzione avvenuto a inizio maggio.
Nonostante gli impatti sfavorevoli sul settore delle costruzioni e sull’economia più in generale, Bedeschi è tra coloro che credono sulla ripresa del comparto. “Pur avendo registrato un certo rallentamento e guardando all’incertezza del medio/lungo termine, siamo convinti che questa crisi si trasformerà in opportunità – ha aggiunto ottimisticamente Rino Bedeschi – L’industria delle costruzioni riprenderà con più forza e non solo alla luce della forte consapevolezza sui temi ambientali, ma anche per il mutato concetto di casa indotto dal lockdown. Per il futuro vediamo il ricorso a una maggiore digitalizzazione e prenderà sempre più piede l’edilizia off-site”.
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