Collaborazioni virtuose: l’esperienza Gold Art e BMR
Quella tra Gold Art e BMR è un ottimo esempio di collaborazione virtuosa che sta proseguendo ancora oggi in un'ottica di innovazione e futuro e con un approccio sempre più personalizzato.
La Gold Art di Pavullo (Modena) si colloca oggi tra i player internazionali nel segmento delle grandi lastre ceramiche realizzate in una pluralità di formati e spessori modulari. Con una storia ultratrentennale alle spalle, è fortemente orientata alla ricerca e all’innovazione, alla massima sostenibilità ambientale possibile e alla riduzione dei consumi energetici. Grazie anche alla collaborazione con fornitori leader nei propri comparti, oggi può contare su un altissimo livello di ottimizzazione della produzione, caratterizzata da un'elevata flessibilità che le permette di rispondere alle richieste del suo mercato pur con una forte attenzione al dettaglio. Un mercato che cambia molto rapidamente - come sottolinea l’Amministratore Delegato Riccardo Monti -, e che impone un deciso spostamento verso l’efficientamento della logistica, ormai imprescindibile nel settore ceramico. Questo è tanto più vero per chi, come Gold Art, ha scelto di orientare la produzione in logica make to order, realizzando un semilavorato che viene successivamente tagliato in sotto formati.
Tra le collaborazioni più virtuose messe in campo da Gold Art vi è quella con BMR, iniziata nel 2015 con ristrutturazione degli impianti per realizzare formati medio-grandi e grandi con rettifica e taglio in sottomultipli. La partnership è poi proseguita negli anni. Nel 2018, per il nuovo impianto dedicato alla produzione di lastre e sottomultipli, BMR ha fornito tre linee di squadratura e taglio a secco e una linea per la lappatura delle lastre, composta da due Leviga1600/12A Maxi, un trattamento acido con due applicatori satellitari e due spazzolatrici (modello Brush 3T SAT 1600 Brandeg.), tutte adatte alla lavorazione di lastre fino a 1600x3200 mm. L’anno successivo è stata installata e avviata anche una Supershine a 12 teste, sempre per formato massimo 1600x3200mm.
L’investimento più recente affrontato da Gold Art consiste in tre linee di squadratura che sono state affiancate alle due esistenti. Tutte e tre sono dotate di taglio trasversale ed orizzontale per ottenere la massima flessibilità ed efficienza senza disperdere importanti risorse di tempo e di costo. Contestualmente, è stata installata e avviata una linea di lappatura e trattamento per la lavorazione del formato massimo 1200x2800mm, composta da due moduli di pre-rettifica da 6 motori per lato a secco, due Leviga 1200 16 teste, una Supershine 16 teste ed una spazzolatrice Brush 3 teste 1200.
“La partnership con BMR è stata effettivamente determinante per accompagnarci in un cambiamento a 360 gradi, che parte da un nuovo approccio di mentalità aziendale finalizzato a valorizzare il prodotto finito attraverso un miglioramento del processo produttivo”, afferma Riccardo Monti. “Una fiducia cresciuta nel tempo, strettamente connessa ai costanti investimenti e upgrade tecnologici proposti da BMR, sempre attenta nell'offerta di una qualità di prodotto e di servizio, ma anche di consulenza sul processo completo. BMR ha saputo comprendere la nostra esigenza di innovazione, e noi, dal nostro canto, abbiamo colto gli aspetti più evoluti dei loro impianti sfruttando al meglio la loro tecnologia: in questo modo siamo riusciti ad ottenere una produzione ottimizzata ed efficiente, dove l'elevata flessibilità consente di rispondere alle necessità di formati e spessori modulari. A questo si aggiunge il vantaggio di utilizzare una tecnologia green oriented che garantisce la salvaguardia ambientale e un risparmio energetico ed economico”.
Lappatura e finitura nell’impianto grandi lastre
L'impianto di finitura realizzato tra il 2018 e il 2019 per lo stabilimento grandi lastre nella sede di Pavullo può raggiungere un +20% sulla produttività suddivisa tra circa 12mila mq/giorno di gres porcellanato nel formato 120x120 cm e di 6mila mq/giorno di grandi lastre.
La prima macchina ad esservi installata fu una linea di squadratura per formati fino a 1200x1800 mm con relativo taglio trasversale e longitudinale e spacco, seguita poi da una seconda linea.
Per il Direttore Tecnico Industriale di Gold Art, Antonio Bellei, “BMR, ha apportato un miglioramento impensabile alle piastrelle ceramiche, rendendo quello che veniva considerato un prodotto già finito ancora più performante in termini di uniformità e certezza di calibro unico, migliorando contemporaneamente anche l’organizzazione del magazzino”.
A questo si aggiungono i benefici derivanti dall’essersi dotata di tecnologia SuperShine.
“In fase di lucidatura, SuperShine permette un potenziamento della linea sia in velocità che in qualità della finitura, abbattendo i costi di produzione ed incrementando la resa qualitativa della lastra”, spiega Bellei, che aggiunge: “SuperShine si è evoluta negli anni trovando nuove soluzioni di finitura in grado di garantire un flusso di lavoro adeguato, costante e capace di elevatissime performance. Nello specifico, oltre ad aumentare la produttività togliendo le imperfezioni, la macchina è dotata di tecnologia a secco che distribuisce e fa entrare nelle porosità della superficie del vetro il trattamento a secco, diventando una super lucidatrice. Il suo processo di lavorazione si basa su una dinamica meccanica, fisica e termica tra l'utensile, la superficie e il prodotto chimico applicato, e mira ad esaltare la grafica digitale della piastrella garantendo elevata lucentezza e protezione alla superficie”.
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