Sanitari: Nuovi leganti Tenagreen a basso impatto reologico
I nuovi leganti Tenagreen di Lamberti offrono un aumento significativo delle caratteristiche meccaniche dell’impasto con minime variazioni dei parametri reologici, consentendo una veloce adozione anche in linee produttive già consolidate.
Nella produzione di sanitari in ceramica l’opportunità di aumentare le caratteristiche meccaniche dei pezzi dopo il colaggio con la semplice aggiunta di un ausiliario chimico è spesso limitata dalle variazioni reologiche determinate nella barbottina dagli additivi finora disponibili sul mercato. Tali variazioni, quando non eccessive, richiedono un lavoro di aggiustamento del processo produttivo, talvolta considerato dai produttori troppo impegnativo o impattante.
I laboratori Lamberti hanno recentemente sviluppato alcuni nuovi prodotti della serie Tenagreen che offrono un duplice vantaggio: da un lato, un importante aumento delle caratteristiche meccaniche, e dall’altro la capacità di determinare minime variazioni ai parametri reologici, consentendo così una facile e veloce introduzione di questi prodotti anche in linee produttive già consolidate.
Dopo un primo screening effettuato nei suoi laboratori, Lamberti ha affidato a S.R.C. Engineering (rinomata società di consulenza tecnologica, attiva da decenni a livello internazionale nel settore della produzione di sanitari in ceramica) la valutazione a livello di laboratorio di 3 Tenagreen di nuova generazione e con natura chimica differente tra loro.
I test
Per i test si è utilizzato l’impasto standard di Vitreous China preparato industrialmente da un primario produttore italiano. L’impasto è stato portato a densità di colaggio con valori compresi tra 1800 e 1810 g/l.
I prodotti da testare sono stati aggiunti successivamente all’impasto con omogeneizzazione tramite agitatore meccanico.
Oltre alla caratterizzazione dell’impasto di riferimento, i prodotti valutati e relativi dosaggi testati sono:
- Tenagreen CS 555, con dosaggi 0,5 e 1% tal quale su secco
- Tenagreen WW 01010, con dosaggi 0,55 e 1,1% tal quale su secco
- Tenagreen WW 01038, con dosaggi 0,7 e 1,4% tal quale su secco
I test effettuati hanno evidenziato i seguenti aspetti:
- Viscosità: minime variazioni del valore di viscosità per tutti i prodotti valutati.
- Tissotropia: si osserva una limitata diminuzione di tissotropia per CS 555 e in misura ancora più contenuta per WW01038, mentre WW0100 ha mostrato un certo aumento a basso dosaggio ed una limitata riduzione con il dosaggio più alto.
- Formazione spessore: a basso dosaggio tutti i valori sono equivalenti o migliorativi rispetto allo standard. Ad alto dosaggio WW01010 e WW01038 mostrano valori inferiori al riferimento che tendono però a eguagliarsi a 90’.
- Ritiro totale: non si osservano variazioni significative.
- Deformazione piroplastica: non si osservano variazioni significative.
- Assorbimento d’acqua dopo cottura: non si osservano variazioni significative.
- Valori M.O.R in secco: gli aumenti sono molto significativi e proporzionali al dosaggio per tutti i prodotti testati, da un +22% ad un +107% rispetto al riferimento.
Tutti i tre nuovi prodotti della serie Tenagreen hanno aumentato significativamente le caratteristiche meccaniche dell’impasto con minime variazione dei parametri reologici.
In alcuni casi si sono osservati inoltre miglioramenti nella formazione spessore e un blando effetto deflocculante, che potrebbe essere sfruttato per diminuire leggermente il quantitativo di deflocculante utilizzato in fase di preparazione impasto.
Con i dosaggi utilizzati nei test (da 0,5 a 1,4% sul secco) si sono osservati incrementi di resistenza meccanica (fino a +107%), abitualmente superiori rispetto a quelli che sarebbero già sufficienti per migliorare le rese in produzione (legate a riduzioni di scarti per crepe e rotture prima della cottura). Per questa ragione si possono prevedere industrialmente utilizzi con dosaggi inferiori a quelli dei test, con ulteriore riduzione del già basso impatto sulla reologia dell’impasto.
Tutti i prodotti testati risultano quindi di facile introduzione in linee produttive già operanti, e consentono di aumentare le proprietà meccaniche dell’impasto prima della cottura.
La scelta del prodotto migliore per il singolo utilizzatore deriverà dai risultati di test sui diversi impasti e/o da valutazioni economiche puntuali, legate al dosaggio ottimale e al costo aggiornato del prodotto.
L’estrema instabilità attuale dei costi delle materie prime, che condiziona anche il prezzo dei vari additivi, fa sì che la possibilità di scelta tra più prodotti, tutti facilmente inseribili nel processo, sia particolarmente interessante per avere sempre a disposizione il più conveniente rapporto costo/beneficio.
Queste conclusioni hanno già trovato riscontro a livello produttivo in alcuni impianti, con l’inserimento nel normale processo produttivo di uno dei prodotti presentati.
Hai trovato utile questo articolo?
Unisciti alla community di CWW per ricevere ogni 15 giorni le principali novità da tutto il mondo sul settore ceramico