Ceramic World Review aggiorna la classifica dei 25 maggiori gruppi ceramici mondiali
Mohawk Industries, SCG e Lamosa salde sul podio. Tra i big della piastrella entra Victoria PLC. Per il 2020, la maggior parte dei grandi gruppi prevede una flessione inferiore al 10% e c’è chi si aspetta ulteriori crescite.
Ceramic World Review ha aggiornato i dati dei 25 maggiori gruppi mondiali produttori di piastrelle ceramiche pubblicando la nuova classifica 2019 per volumi prodotti. Invariate rispetto all’anno precedente le posizioni dei primi tre grandi gruppi.
Saldo al vertice della graduatoria si conferma Mohawk Industries, Inc che al 31/12/2019 raggiungeva una capacità e una produzione intorno ai 250 milioni mq (in crescita sul 2018 grazie all’espansione produttiva in Russia e all’acquisizione di Eliane) e ricavi generati nel segmento piastrelle per 3.631 milioni di dollari (+2,2% sul 2018), pari al 36% del fatturato totale del gruppo. Con il maggiore impatto dell’emergenza sanitaria soprattutto nel secondo trimestre 2020 (le vendite sono scese del 21% sul Q2 2019), la divisione Global Ceramics ha chiuso il primo semestre 2020 con ricavi a 1.602 milioni di dollari (-13,7% sul 2019), una contrazione in linea con il -14% del consolidato di gruppo (4,3 miliardi di dollari).
Al secondo posto il gruppo tailandese SCG Ceramics con una produzione 2019 di 166 milioni mq e un valore delle vendite di piastrelle di 669 milioni di euro, in lieve flessione sull’anno precedente. Nel primo semestre 2020, gli effetti del lockdown e della minore domanda di piastrelle si sono tradotti in un calo dei volumi di vendita del 18% (da 92 milioni mq del 2019 a 75 milioni mq).
Segue il gruppo messicano Lamosa, anch’esso con una produzione 2019 di 166 milioni mq da cui ha generato ricavi per 647 milioni di euro. Anche per la divisione piastrelle di Lamosa il secondo trimestre 2020 ha registrato una flessione del 22% sul ’19, facendo chiudere il primo semestre dell’anno con ricavi in calo del 13% sul 2019, a circa 224 milioni di euro (5.810 milioni di pesos).
Quarto maggiore produttore mondiale di piastrelle è Rak Ceramics che ha portato la sua capacità produttiva a 138 milioni mq e la produzione a oltre 101 milioni, grazie anche all’avviamento dello stabilimento per grandi lastre a Morbi (India). Nonostante la contrazione dei ricavi nel primo semestre dell’anno, il gruppo emiratino prevede di chiudere il 2020 sugli stessi livelli del 2019.
Il resto della graduatoria vede una sostanziale stabilità nei volumi produttivi dei maggiori gruppi, con l’eccezione di Kajaria Ceramics (che ha portato la produzione da 66 a 78 milioni mq) e del gruppo spagnolo STN, salito da 65 a 73 milioni mq; STN ha anche segnato il maggior incremento di fatturato, +19% sul 2019, a 325 milioni di euro.
Il nuovo ranking vede anche una new entry tra i big della piastrella: si tratta del gruppo inglese del flooring Victoria PLC che, tra novembre 2017 e marzo 2020, ha acquisito le spagnole Keraben, Saloni e Ibero e le italiane Ceramiche Serra e Ceramiche Ascot (quest’ultima dal 1° marzo 2020); complessivamente il gruppo vanta una capacità produttiva di 44,5 milioni mq e una produzione 2019 di 40 milioni, con un fatturato di 350 milioni di euro.
Per quanto riguarda le aspettative per l’intero 2020, stando alle indicazioni ricevute non si prefigura uno scenario drammatico. Quasi tutte le previsioni negative limitano il possibile calo di produzione e vendite tra -1 e -10%; né mancano previsioni di crescita, come segnalato da Pamesa, STN, Cersanit e Arwana.
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