Spagna, export di piastrelle in crescita a settembre

Spagna, export di piastrelle in crescita a settembre31/1/2003 - Il valore delle esportazioni di piastrelle in ceramica spagnole è aumentato del 5,1% nel periodo gennaio-settembre 2002. L'incremento, nel solo terzo trimestre, è stato del 6,2%, quello degli ultimi 12 mesi del 5,3%. Il dato positivo è legato principalmente al buon andamento delle vendite nell'America del Nord, in Medio Oriente e nell'Est Europa, a cui si aggiunge il peso crescente del mercato aficano. Queste aree sono riuscite a compensare il calo delle esportazioni nella zona Euro, nell'America del Sud e nell'Est Asia.
Le esportazioni di settore, secondo l'Ascer, hanno totalizzato in 182 paesi un valore 1.573,5 milioni di euro, contro i 1.496,8 milioni dello stesso periodo del 2001.

Nei primi nove mesi del 2002, il valore delle importazioni ha raggiunto invece i 41,8 milioni di euro, il 21,2% in più rispetto allo stesso persiodo dell'anno precedente, raggiungendo l'1,3% del consumo nazionale. Oltre il 94% delle importazioni iberiche di piastrelle in ceramica proviene dall'Unione Europea, ed in particolare da Italia (30 milioni di euro, +20,7%) e dal Portogallo (4,9 milioni di euro, +13,1%).
"Nel 2002 la produzione del settore ceramico spagnolo ha mantenuto un andamento positivo, ma con un ritmo di crescita inferiore agli anni precedenti - ha dichiarato Fernando Diago, presidente di Ascer, in un'intervista a Ceramic World Review - La crescita delle esportazioni è soddisfacente, tenuto conto della attuale congiuntura economica".

Le vendite di piastrelle di ceramica spagnole nell'Unione Europea, pari a 611,5 milioni di euro, hanno rappresentato il 38,9% delle esportazioni, con andamento positivo soprattutto in Francia, Regno Unito e Portogallo. Nei paesi dell'Europa dell'Est, l'incremento è stato del 7%; le principali destinazioni sono state la Russia (35,4 milioni di euro, +4,0%) e la Polonia (28,4 milioni, -23,1%). Le vendite nell'Est en el Sud Est dell'Asia sono invece risultate in calo del 12,6%; con picchi in Corea del Sud (20,3 milioni, -0,1%) e Hong Kong (10,1 milioni, -32,4%). L'America Centrale e del Sud hanno registrato una diminuzione del 15,0%.

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