Stallo nel mercato delle costruzioni in Europa

Stallo nel mercato delle costruzioni in Europa14/04/2003 - Secondo i dati Fiec (Federazione dell'industria dei costruttori europei), nel 2002 nei paesi dell'Unione Europea il valore dell'attività delle costruzioni è stato di 900 miliardi di euro con un tasso di crescita dello 0,6%. Mentre in alcune nazioni l'attività continua ad essere in ripresa (+8,1% in valore nel Regno Unito grazie agli investimenti su larga scala nel settore pubblico; +4,6% in Spagna per gli investimenti in infrastrutture), il 2002 è stato per la Germania un anno molto difficile (-5,8% nel 2002; -6,1% nel 2001), contrassegnato da 4.500 bancarotte durante i primi sei mesi dell'anno. Nello stesso periodo nel settore tedesco l'occupazione è diminuita del 10%.

Il rallentamento del mercato delle costruzioni nella Ue ha interessato principalmente l'ingegneria civile (+1,4% nel 2002; +2,5% nel 2001) - che su larga scala dipende dagli investimenti del settore pubblico- e l'edilizia privata non residenziale (-0,7% nel 2002; +2,3% nel 2001). L'aumento delle nuove costruzioni (+0,5% nel 2002; -1,2% nel 2001) ha però in parte controbilanciato questo decremento.

Nel 2003, se la guerra in Iraq non peggiorerà la già difficile situazione economica, la crescita del settore in Europa, si dovrebbe assestare ai livelli del 2002, cioè sullo 0,5%. Si stima un calo nel settore edilizio (+0,0%; +0,4% nel 2002), in parte dovuto alla diminuzione delle nuove abitazioni (-0,8% nel 2003; +0,6% nel 2002) e all'edilizia privata non residenziale (-1,5% nel 2003; -0,7% nel 2002). Un miglioramento è atteso, invece, nell'ingegneria civile (+3,1% nel 2003; +1,4% nel 2002) e nell'edilizia pubblica non residenziale (+2,8% nel 2003; +2,6% nel 2002), grazie agli interventi delle amministrazioni pubbliche di alcune nazioni.
Diverse le prospettive nei vari paesi. Se alcune nazioni continuano ad avere tassi di crescita negativi (Germania -2,5%; Francia -0,7%, Olanda -2.4%, Belgio -1,5%, Danimarca -1,2), nei paesi dove negli ultimi anni la crescita è stata sostenuta, si stima un rallentamento degli investimenti. (Regno Unito +4,4%; Italia +1,7%; Spagna +3,8%).

I cambiamenti più significanti sono attesi in Portogallo e Irlanda, dove negli anni scorsi il mercato delle costruzioni è stato uno dei motori trainanti dell'economia, con tassi di crescita a due cifre. In Portogallo, si stima per il 2003 una caduta del 2,2% a causa della diminuzione degli investimenti nel settore pubblico e alla rimozione di alcune agevolazioni sul credito. Gli investimenti per gli europei di calcio del 2004 potrebbero però in parte compensare le perdite. In Irlanda il calo (-5,4%) è dovuto ad una diminuzione nelle costruzioni private non residenziali e al ritardo del lancio di alcuni progetti infrastrutturali.

In allegato le tabelle Fiec con tutti i dati relativi all'attività nel settore nei paesi della Ue
I dati sull'attività delle costruzioniConjoncture - EN.pdf

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